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Edoardo Michelozzi - Avviso ai naviganti IITorna il cantautorato targato Michelozzi
di Chiara Bianchi
A prosecuzione del lavoro uscito a giugno dello scorso anno (di cui parlai entusiasta qui), da pochi giorni Edoardo Michelozzi lancia nell’etere altre quattro tracce per questo nuovo Ep dal titolo Avviso ai naviganti II – prodotto da Soundscape.
Michelozzi persegue la sua strada e affonda le dita nel terreno fertile del cantautorato italiano, regalandoci quattro tracce che sono poesia, ritmo, sentimento, finezza espressiva.
La voce di Michelozzi, dai toni gravi, trasporta inevitabilmente in un passato d’oro in cui la musica era scoperta, era dichiarazione di intenti, era amore. Michelozzi non è un imitatore, ma costruisce il suo immaginario musicale attraverso la contaminazione di generi diversi.
Il suo giovane spirito, classe ’96, lo rende un artista privo di dinamismi commerciali. Restituisce la sua passione per la musica colmando un vuoto, sentimentale e certamente tecnico, muovendosi lontano dal mainstream.
Musica per appassionati e per passionari. Sentinella di emozioni forti e portavoce di introspezione, Michelozzi affida ai testi e alla composizione storie umane profondissime che muovono dalla difficoltà – tutta contemporanea – di comunicazione tra le persone che porta alla solitudine, all’indifferenza.
Questa volta, l’elemento comune a queste quattro ballate è il mare: silenzioso, inesorabile, interlocutore silenzioso, rifugio e voce degli inascoltati.
Apre l’Ep Cronaca cieca di un amore che ripercorre la violenza emotiva della fine di un amore, attraverso parole semplici in contrasto con la ricercatezza compositiva dalle tinte forti.
Fiore di mare, Nostromo giocano con storie di ordinaria solitudine. Sfociano nella tragedia mentre la voce si mantiene dolce, controllata, in armonia con i passaggi musicali che rischiarano il buio della notte in cui le storie sono calate. Senza alcun rumore chiude l’Ep e, come un cerchio perfetto, torna a parlarci di amore in modo semplice e ruvido, con parole che tutti possiamo sentire nostre.
In contemporanea all’uscita dell’Ep è stato lanciato in rete il video di Nostromo che rende visivamente la forza emotiva di questo brano, di cui Michelozzi dice: «L’ho scritta in un momento molto negativo, una di quelle canzoni notturne che finché non le finisci non riesci a dormire.»
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