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Non so te ma queste giornate invernali sembrano davvero come le divise di Paperino. Tutte molto simili: sveglia, mezzi, lavoro, pranzo, lavoro, mezzi, tempo per vivere la vita, cena, tempo per vivere la vita che ruberai al sonno, sonno. E allora quando decidi di metter su una nuova serie in cui la protagonista, rapita e creduta morta da tutti, ripetutamente picchiata fino a perdere i sensi e messa in una vasca chiusa ermeticamente riempita poi d’acqua, speri che questa possa almeno indirettamente spezzare il torpore esistenziale indotto dalla routine.
E invece. L’agente speciale Emily Byrne, interpretata da Stana Katic (“Castle”), deve non solo recuperare la memoria persa per un disturbo post-traumatico da stress, ma anche la propria reputazione perché i cattivi sono tanti e i tentativi di incastrarla si susseguono senza fine. Un ex-marito poliziotto con l’acume di una gallina a lezione di algebra non migliora per altro la situazione e sembra proprio che sia onere dello spettatore, assieme alla protagonista, dover risolvere il caso. “Absentia” lancia allo spettatore una sfida: è una caccia al tesoro alla conquista della verità, che è del tutto fattibile a patto che si tengano sotto stretta osservazione i particolari della storia e, francamente, questa è l’unica cosa che di fatto mi ha trainato verso la visione delle puntate successive alla prima.
Dieci episodi appaiono davvero troppi per un drama che in certi frangenti, per location e dialoghi, sembra voler grottescamente scimmiottare qualche scena di "Saw" forse nel tentativo grossolano di ricrearne l’atmosfera di tensione senza davvero riuscirci. Il risultato finale dà la distinta impressione di essere uno psico-dramma, per lo più privo di particolari prove recitative, i cui meccanismi di depistaggio dell’audience sembrano mutuati da serie tv per adolescenti — e sì, parlo proprio di sceneggiature del calibro di “Pretty Little Liars”.
Sebbene questa serie possa fare da riempitivo d’emergenza in serate in cui la televisione non propone nulla, l’agenda è vuota e le pantofole sono già abbondantemente ai piedi, devo ammettere che se avessi voluto vedere poco sorprendenti sviluppi di trama, che a tratti si ripetono, e l’acqua sommergere piccoli spazi chiusi ermeticamente, avrei potuto benissimo avviare la lavatrice e fissare il cestello.
La prima stagione di "Absentia" è disponibile su Amazon Prime Video.
© Stefano Pastore