+++++
Nel docufilm “Punto di non ritorno – Before the Flood” diretto da Fisher Stevens, Leonardo Di Caprio sveste i panni di eterno faccino adorabile e veste quelli di ambasciatore dell’ONU per raccontarci come il nostro bel pianeta stia andando a rotoli.
L’attore statunitense comincia il suo racconto partendo da una stampa del celebre trittico a olio su tavola “Giardino delle delizie terrestri” di Hieronymus Bosch che popola i suoi ricordi di bambino guidato alla “controcultura” da un padre fumettista underground.
Attraverso l’analisi dei pannelli, Leonardo compie un parallelismo fra le immagini raffigurate e il passato, il presente e soprattutto il possibile futuro del pianeta: nel primo pannello è raffigurato il Paradiso Terrestre, nel pannello centrale gli eccessi umani e nel terzo pannello un Paradiso distrutto.
È da questa analisi che comincia un viaggio di varie tappe, dall’Antartide all’Indonesia, che ci svela i terribili effetti del cambiamento climatico che stanno devastando il pianeta. Niente di nuovo purtroppo, ma che fa molto più effetto quando a raccontarmelo è quel divo dal fascino senza tempo che ha accompagnato la mia adolescenza fra le lacrime con “Romeo + Juliet” e i balli sottocoperta nel “Titanic”.
Leonardo sostiene fermamente il suo impegno andando contro alle più grandi potenze politiche americane che, per mantenere vivi i propri traffici di petrolio e compagnia bella, sostengono l’inesistenza del surriscaldamento globale.
“Before the flood” è un atto di sensibilizzazione e denuncia, un quadro chiaro ed esaustivo sulla situazione drammatica che sta velocemente consumando il pianeta terra, proprio come il passaggio da Paradiso Terrestre a Paradiso distrutto nel trittico di Bosch.
Numerosi i dati forniti e le testimonianze, gli incontri fra Leo e personalità di spicco come Obama e Papa Francesco.
Lo sapevate, ad esempio, che gli allevamenti di bovini producono il 20% dei gas serra a causa di gas rilasciati dagli animali durante la masticazione e che riducendo il consumo (e la produzione) di carne rossa si potrebbe dare un buon contributo alla salvaguardia ambientale?
Interessanti i vari riferimenti a “The Revenant”, film con cui Leonardo si è finalmente aggiudicato il tanto agognato Oscar, si è messo a nudo ed è diventato un tutt’uno con l’ambiente e le sue forme di vita.
Fra i più tristi e sconcertanti interventi che ci regala “Before the Flood” è il viso stanco di Iñárritu che racconta di come ha dovuto trasferire tutta la troupe dal Canada per assenza di neve e l’impossibilità di girare le scene principali del film, pronunciando la frase “la neve per i figli dei nostri figli probabilmente sarà un lusso”.
Davvero possiamo pensare di vivere in un mondo in cui vedere la neve sarà un evento più unico che raro? Possiamo rinunciare alla magia del bianco che fa sprofondare i paesaggi nel silenzio? Io non credo.
Grazie a National Geographic Channel possiamo fare un viaggio completamente immersivo nei posti più spettacolari della terra rendendoci conto che il cambiamento climatico non è una possibilità futura ma una realtà del presente e che non è la natura che ci vuole punire, ma semplicemente il nostro futuro e quello dei nostri figli sono una nostra responsabilità.
95 minuti che tutti dovrebbero vedere per prendere coscienza che forse non è troppo tardi per svegliarsi e migliorare il nostro bel mondo, o quel che ne rimane.
Titolo: Punto di non ritorno - Before the flood
Regia: Fisher Stevens
Produttore: Leonardo Di Caprio
Genere: Documentario
Durata: 95 minuti
Uscita: 2016
© Giulia Cristofori