"The fact that I’m silent doesn’t mean I have nothing to say.” Jonathan Carroll
"Domani è un altro giorno" diceva la sfortunata Rossella O'Hara alla fine di "Via col Vento". Non bisogna però aspettare domani per ammirare il quadrato di Nello Caiazza che urla tutto quello che c'è da dire sulla citazione scelta.
Urlano anche i suoi disegni e le sue illustrazioni, lo fanno con un nero densissimo che comunica tutto quello che deve comunicare: non ci sono limiti alla fantasia di Nello e neanche alla sua scorta di inchiostro.
Ciao Nello e benvenuto tra i morsi quadrati!
Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
Posso dire di aver sempre disegnato fin da piccolo grazie sia agli stimoli di mio padre che quelli della mia curiosità. Ogni scusa era buona per mettere una matita sul foglio, una pennellata di tempera, un pastello: l'importante era che la mente fosse libera di viaggiare. E da allora non credo di aver mai smesso.
C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Sin da piccolo sono rimasto folgorato dalle litografie di Gustave Doré: le atmosfere cupe unite al suo tratto sorprendentemente dettagliato mi facevano viaggiare per ore su quelle tavole. E forse anche per quello che l'amore per il bianco e nero mi e' rimasto intatto.
Disegni a mano ma anche computer e tecniche digitali. Che tipo di approccio preferisci, in quale ti senti più a tuo agio?
Nella quasi totalità dei casi inizio sempre col disegnare a mano. Foglio, matita e via. Ad oggi mi viene talmente naturale che non penso nemmeno ad incominciare direttamente un disegno in digitale, anche se lo sto rivalutando per alcuni esperimenti. Una volta delineate le matite la preferenza va all’inchiostro oppure agli acquerelli, tecnica che mi ha sempre affascinato ma che non ho studiato ed approfondito come avrei dovuto.
Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
La musica è ritmo. Ed il ritmo, per me, è una guida indispensabile per ogni attività umana che richieda concentrazione ma anche libertà di espressione. Sono quasi sempre con le cuffie o con lo stereo acceso durante il disegno. Mi rilassa, mi distende, mi carica a seconda dei momenti anche lavorando alla stessa opera per ore. In definitiva la musica è per me imprescindibile.
Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
Grazie a voi per la vostra disponibilità e cortesia.
Collaboro stabilmente con il collettivo creativo della Massoneria Creativa alla creazione di contenuti e concorsi da noi indetti, con Mokapop che è un collettivo di scrittori/sceneggiatori per delle storie che contemplino sia i fumetti che dei veri e propri libri illustrati, una passione che ho sempre avuto ma che non sono mai riuscito a mettere sui binari giusti, e spero ad oggi di riuscirci.
Ad oggi sto anche cercando di mettere finalmente online il mio sito e spero che questo obiettivo si realizzi quanto prima visto che, per quanto io adori i social network e le possibilità che offrono, un buon sito è sempre cosa gradita.
Grazie Nello e a presto!
E voi, continuate a seguirlo qui:
Facebook
Instagram