#crunch83 | IstErika

#crunch83 | IstErika

 "Tu eri per me il pezzo del tetris longilineo, quello che lo aspetti una vita" Pinguini Tattici Nucleari

Nostalgica, delicata, una ragazza di mare, una sirena del bianco e nero. Questa è la descrizione che calza a pennello a Erika Lerma, in arte IstErika, che ci regala il quadrato di oggi a tema Pinguini Tattici Nucleare. IstErika è un'artista capace di dare vita al semplice bianco e nero fatto a matita. Un tocco che ha il sapore di storie antiche, in grado di regalare emozioni nascoste anche nell'illustrazione più semplice. Sempre che di semplice si possa parlare.
Con tutte queste premesse, non potevamo non farle qualche domanda.

Ciao Erika e benvenuta. Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo? 
Ciao a voi di CrunchEd e grazie per avermi inclusa in questo bellissimo progetto! Non ricordo il momento preciso in cui ho iniziato a disegnare, forse perché disegno da sempre (che noia, lo so, sempre la solita risposta!) Penso sia nato come un bisogno, un modo per esprimermi. È stato tutto molto naturale, un po' come imparare a parlare e a camminare!

Inizialmente, la scelta di intraprendere una carriera artistica è stata più che altro dettata dagli altri. Dall'insegnante a scuola che ti consiglia di fare il liceo artistico e ti fa disegnare la copertina del libro di fine anno, agli amici che ti dicono "Wow sei troppo brava a disegnare, potresti fare i ritratti tipo i pittori di strada" insomma, cose di questo tipo. Dopo il liceo mi sono iscritta all'Accademia di Belle Arti di Genova e qui, per la prima volta, ho pensato di fare della mia passione un lavoro vero e proprio. Ma il vero punto di svolta è stato a Bologna, dove sono entrata di testa nel mondo del disegno, del fumetto, dell'illustrazione, dei festival, dei collettivi, delle auto-produzioni. Bologna ha fatto crollare tutte le mie certezze, mi ha distrutta e poi ricostruita da zero, più consapevole di prima!


Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
La canzone e la frase in particolare, mi hanno colpita subito, perché raccontano della vita proprio come farei io; di come in mezzo a tutta la confusione, le incertezze, le paure, arriva improvvisamente quel tassello, quel dettaglio, "Il pezzo del Tetris longilineo" che mette tutto in ordine. E anche solo per poco ti sembra che tutto stia andando per il verso giusto. 
"Tetris" parla di un'amore finito, di una relazione complicata e lo fa in modo nostalgico ma anche giocoso. Come quando, con l'aiuto del tempo, ti guardi indietro e pensi al passato con affetto e una leggera malinconia e tutto il dolore e il risentimento spariscono magicamente. È proprio questa l'atmosfera che volevo rappresentare e così, come nel Tetris, ho messo insieme tutti questi elementi: il caos, il gioco, la complicità, l'amicizia e l'illustrazione è venuta da sé!


C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Ce ne sono tanti! Disegnatori e fumettisti come Gipi, Lorenzo Mattotti, Manuele Fior, Bastien Vives, che mi hanno fatta innamorare di questo linguaggio. Una più di tutte però è stata un punto di riferimento per il mio lavoro, Gabriella Giandelli, grandissima autrice e disegnatrice di cui amo lo stile e le atmosfere. I suoi lavori hanno profondamente influenzato il mio stile e continuano tutt'ora a ispirarmi! Ero arrivata da pochi giorni a Bologna e tutti mi parlavano di questa "Salaborsa" una biblioteca enorme e fornitissima per tutto quello che riguarda il fumetto.
Dovete sapere che, prima di entrare al corso di fumetto dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, non ero una grande divoratrice di fumetti, anzi, quasi per niente. Per questo motivo mi sentivo fuori luogo, insicura e ansiosa di imparare il più possibile, così il giorno successivo andai nel reparto fumetti della biblioteca e il primo volume che catturò il mio sguardo, tra gli scaffali stracolmi, fu "Interiorae" di Gabriella Giandelli. Era la prima volta che vedevo uno stile così particolare all'interno di un fumetto, si allontanava molto dalla classica linea nera su foglio bianco a cui ero abituata. Questo mi ha dato la forza di pensare "Dai, allora forse ce la posso fare anche io!" Gabriella Giandelli mi ha aperto gli occhi e mi ha mostrato che il disegno e il fumetto nello specifico, hanno infinite possibilità espressive e che si può fare un fumetto anche disegnando con una matita!


L’utilizzo della matita e la conseguente onnipresenza del bianco e nero trasmettono ondate di nostalgia. È una scelta premeditata o è stato il mezzo a sceglierti?
Questa è una domanda difficile ma penso che sia quasi sempre il mezzo stesso a scegliere il disegnatore, in base alla sua sensibilità e in base agli stimoli esterni (qui mi ricollego alla domanda precedente). È difficile premeditare lo stile a propri, perché è il frutto di prove e sperimentazioni. Nel mio caso, più che lo strumento in sé, è stato il tipo di atmosfera a scegliermi, la leggerezza e le sfumature che riesco a ottenere solo con la matita. La nostalgia è un elemento che fa parte del mio carattere e che metto inconsciamente in ogni lavoro, anche nei fumetti più ironici! Ultimamente sto usando anche il colore, perché penso sia importante uscire dalla propria area di comfort e continuare a sperimentare, spingendosi sempre più avanti e magari chissà, trovare un modo per esprimere le stesse sensazioni usando anche il colore!


Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
Il mio rapporto con la musica lo definirei "ossessivo-compulsivo". Non ne posso fare a meno e ci sono periodi in cui ascolto la stesso album a ripetizione; un mese vado in fissa con un gruppo, il mese dopo con un altro gruppo ancora e così via. Per questo motivo succede spesso che, ascoltando di continuo la stessa canzone o lo stesso gruppo, mi stufo e per un po' mi fermo e passo ad altro. Allo stesso modo, il mio rapporto musica-disegno è molto particolare, perché mentre disegno ho bisogno della musica giusta per QUEL disegno in particolare e per l'atmosfera che voglio creare. In base alle situazioni scelgo musica più carica, più tranquilla, oppure metto le stesse tre canzoni per tutta la durata del lavoro.
In sostanza, quando disegno scelgo la musica che può darmi gli stimoli giusti e che meglio si sposa con quello che sto facendo. Questa illustrazione è nata proprio così! Ascoltavo "Tetris" in loop da una settimana e quando mi avete scritto, ho capito che era lei LA canzone adatta per questo progetto.


Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cosa stai lavorando?
Circa un anno e mezzo fa è nato il collettivo artistico BohNoBeh, di cui faccio parte insieme ad altre quattro fumettiste e illustratrici! Insieme abbiamo tanti bei progetti, tra cui a breve, una mostra in occasione del BilBOlBul festival internazionale di fumetto a Bologna.
La mostra si chiama Cadavre Exquis, dal gioco del "cadavere squisito" dei surrealisti (se non sapete cosa sia vi consiglio di cercarlo perché è una cosa divertentissima!). Per quanto mi riguarda invece, sto lavorando al mio primo fumetto vero e proprio (finora ho lavorato per lo più a storie a fumetti brevi). Non posso dirvi troppo ma è una storia che parla di ANSIA, nel senso più letterale del termine! 

Spero di essere riuscita a soddisfare i vostri "palati" e ringrazio tutti i ragazzi di CrunchED, non perdete mai l'appetito e continuate così!
Un abbraccio

Ciao Erika e grazie.
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