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La realtà è qualcosa che viene afferrata differentemente da ognuno di noi, non importa tanto il cosa percepiamo, ma il come avvertiamo gli stimoli esterni e come questi ci facciano sentire. Per questo motivo ognuno di noi è unico. Se la nostra vita scorre cheta difficilmente avremo la possibilità di modificare la nostra prospettiva, ma se ci verranno inferti grossi scossoni, soprattutto durante gli anni formativi, allora potrebbe succedere di tutto; eppure ci sarà sempre un punto di arrivo, ritorniamo sempre in un nuovo stato di equilibro. Quale sarà sta a noi deciderlo, agli altri guardarci imboccare strade e vicoli per giungerci.
E così l’autore scava sapientemente nell’animo umano attraverso i due diari di Filo e Rullo, amici per la pelle, descrivendo un microcosmo, quello di un paesino di montagna, in cui la comunità è ancora tale, il vivere comune è forte, i pregiudizi pure, ma mentre distruggeranno alcuni, salveranno altri in un continuo intrecciarsi di vicende umane, di drammi e di scelte da intraprendere. Tanto che anche l’antagonista alla fine diventa ai nostri occhi solo un povero disgraziato.
Difficile non chiedersi se con delle scelte diverse da parte degli adulti, i protagonisti del romanzo avrebbero intrapreso strade diverse con risultati disastrosi.
Difficile anche non chiedersi se con questo romanzo l’autore, in quanto psicologo, abbia avuto voglia di palesare le difficoltà di certe situazioni nella vita reale e di come gli uomini spesso rincorrano la via sbagliata, quella che porta all’annichilimento in nome di una certezza o una verità.
In definitiva, Gianluca Antoni, racconta una storia di formazione sotto le false sembianze di un libro giallo: una associazione che solo un professionista del settore avrebbe saputo tramutare in un romanzo scorrevole ed intrigante da cui difficilmente riuscirete a distogliervi fino a quando non finirete e saprete.
Suggerisco una lettura ininterrotta durante il fine settimana con un plaid ed una cioccolata calda!
Io non ti lascio solo | Gianluca Antoni
Romanzo vincitore del Premio Romics per il miglior romanzo di genere
Copertina flessibile: 272 pagine
Editore: IoScrittore (2 luglio 2018)
Lingua: Italiano
© Maria Gemini