+++++
L’approccio con Joan José Saer, per me fino ad un mese fa totalmente sconosciuto (mea culpa), mi ha lasciato decisamente un’ottima impressione..
“Le nuvole” è stato pubblicato da La nuova Frontiera a giugno come una salvifica lettura “da spiaggia” che, per la cronaca, per la scrivente si identifica come un libro breve, in apparenza non troppo impegnativo, da leggere tutto di fila in pomeriggi di interminabile noia.
La storia è avvincente e condita da paesaggi strabilianti, presagi e immagini evocative e mistiche (stiamo pur sempre parlando di uno scrittore sudamericano, dopotutto) ci racconta di un avventuroso viaggio intrapreso da un medico nella pampa per condurre cinque soggetti con disturbi psichiatrici nella clinica dove verranno curati.
Il racconto viene tramandato tramite un floppy disk ed è narrato sotto forma di diario.
Il nostro protagonista è l’assistente del lungimirante dottor Weiss, che in pieno Ottocento ebbe l’ardire di aprire una clinica (Le tre acacie) nella quale curare malati di ogni tipo. Nonostante gli sforzi dei due medici per combattere l’arretratezza culturale e le superstizioni legate alle malattie mentali, ben presto la clinica si riempirà di soggetti variegati e provenienti da ogni parte del Sudamerica, spediti fin lì dalle famiglie più facoltose come fossero pacchi ingombranti di cui disfarsi al più presto per poi dimenticarsene.
A questa avventura se ne aggiungerà un’altra, intrapresa dal giovane medico, ovvero dover affrontare un viaggio di settimane con al seguito due fratelli entrambi apparentemente affetti da sindrome di Tourette: una suora che nella sua malattia è convinta che in ogni uomo ci sia un pezzo di Gesù da idolatrare, un giovane totalmente immerso nei suoi deliri filosofico-scientifici e infine un intraprendente (fin troppo) cavaliere con manie di grandezza, e il suo piccolo esercito al seguito.
La carovana così composta si trascinerà per giorni e giorni incappando in situazioni talvolta esilaranti e talvolta totalmente agghiaccianti, sicuramente affascinanti (da gustare nella comodità del proprio letto, s’intende).
Tra animali feroci, briganti senza scrupoli e problemi di morale, spesso e volentieri durante la lettura si perdono di vista la disabilità e i disagi mentali dei viaggiatori, si comincia invece a considerarli semplicemente come esseri con loro marcate caratteristiche e peculiarità; la maggior parte di loro reca con sé nei propri vaneggiamenti -che a posteriori consideriamo assurdi- un fascino indiscutibile che lascia tutti a bocca aperta. I matti, come moderni messia, riescono a convincere tutti, forse anche i medici, della veridicità delle loro credenze, come i migliori politici, come i migliori influencer, come chi ha successo.
Non vedo l’ora di recuperare anche gli altri due romanzi di questo incredibile scrittore pubblicati in Italia (“Cicatrici” e “L’indagine”) e posso adesso confermare l’impegnativo commento - rilasciato dalla rivista Le Monde - stampato sulla copertina di questo romanzo e che più di tutto mi ha convinta a comprarlo,: “Saer sembra aver letto tutte le letterature, ascoltato tutte le musiche, dibattuto con tutti i filosofi.”
Autore: Joan Josè Saer
Titolo: Le nuvole
Casa editrice: la nuova frontiera
Uscita: giugno 2017
Pagine: 187 pp.
Prezzo di copertina: 16,50€
© Christina Bassi