L’eredità | Guy de Maupassant

L’eredità | Guy de Maupassant

Un gustoso esempio di letteratura dell’impiegato da uno dei più grandi maestri del racconto di fine Ottocento.
Ce ne parla Maria Teresa Renzi-Sepe.

Lesable, ambizioso impiegato del Ministero, sposa Cora, figlia dell’altrettanto materialista suo collega Cacheline. La sorella di quest’ultimo, Charlotte, donna anziana e senza figli, ha una gran fortuna che presto Lesable, Cachelin e Cora erediteranno con la sua morte. Ma il testamento rivela l’inaspettato: il denaro andrà solo all’erede degli sposi, ammesso che la coppia ne abbia uno in tre anni dalla morte di Charlotte. Cosa fare, se ciò non accadesse, per salvare la reputazione davanti agli occhi spietati della società? Affinché tutto vada come deve andare, si devono trasgredire certe regole. Come ogni teoria che si rispetti, essa è valida solo su carta: la prassi è scompaginata, sconclusionata, ipocrita. 

L’eredità – edita da Carbonio – ci trasporta nella Belle Époque: con toni drammatici e grotteschi indugiamo sui tetti di Parigi, fra vini e i piatti francesi, in salotti, campagne e passeggiate da cartolina. La novella inquadra soprattutto la borghesia dell’epoca e le sue idiosincrasie, con l’ironia caratteristica del suo autore: Guy de Maupassant

Come spiega la ricca introduzione di Bruno Nacci, L’eredità è un esempio virtuoso di “letteratura dell’impiegato”; il suo antenato, Il milione, racconto breve di de Maupassant che conteneva quasi tutti gli elementi cardine di L’eredità, si può leggere in coda alla novella nell’edizione di Carbonio

L’eredità è, a tutti gli effetti, una satira i cui temi sono adesso tanto attuali quanto dovevano apparire allora. Non siamo anche oggi sopraffatti da certe pressioni, da quei costrutti e schemi dell’apparire in società, e che senza accorgercene si stringono come un cappio attorno ai nostri cuori? E ancora, non sono i soldi, o le immagini proiettate dal loro possesso, a muovere tante delle nostre azioni?
La trama è semplice, ma il diavolo è nei dettagli. L’eredità è una novella goduriosa come un éclair che straborda di crema alla vaniglia: vezzoso ma sostanzioso, riempie i sensi e lo stomaco, è bello da vedere e buono da gustare. Come la scrittura di de Maupassant: forma e ritmo sono impeccabili, ma imbriglia psicologie complesse, mette alla berlina convenzioni sociali, espone la morale del suo tempo – diventando quel classico senza tempo che è.


Titolo: L’eredità
Autore: Guy de Maupassant
Editore: Carbonio
Data di pubblicazione: Novembre 2024
Lunghezza stampa: 160 pagine

Compra sul sito dell'editore


Ti è piaciuto questo articolo? Dacci una mano! Il tuo aiuto ci consente di mantenere le spese di questa piattaforma e continuare a diffondere l'arte.
L'associazione si sostiene senza pubblicità ma soltanto con le tessere associative e l'impegno dei soci.
I Link verso i canali di vendita sono inseriti al solo scopo di agevolare gli utenti all'acquisto.
Sottoscrivi la tessera associativa con una piccola donazione su PAYPAL
Oppure puoi offrirci un caffè.

 

Privacy Policy