“Il mondo è pieno di storie, circostanze e situazioni curiose che aspettano solo di essere raccontate” (Hannah Arendt).
Le troviamo nei racconti di Fiammetta Cirilli
Recensione di Paolo Perlini
Sono 96 brevi racconti, ognuno collegato all’altro seguendo l’ordine alfabetico. Si parte dal primo, abituarsi e si arriva all’ultimo [ultimo] con l’impressione di aver percorso una galleria fotografica o una pinacoteca. Il primo parla di un tentativo di furto di un libro, anzi, proprio del suo svolgersi. Nel penultimo, zigzag, il furto si compie.
Mi sono chiesto perché 96 racconti e non 90 come i numeri del lotto o 100 per fare cifra tonda. Mi sono dato una risposta: corrispondono a 4 rullini da 24 pose, per chi ha ricordi della fotografia analogica.
Perché questo sono i racconti di Fiammetta Cirilli: delle istantanee, fermatempo di episodi, incontri, momenti all’apparenza insignificanti ai quali invece, si dà dignità con le parole. Di più: alcuni di questi ho pensato a come li avrebbe dipinti Edward Hopper e viceversa, come l’autrice parlerebbe di un quadro come Nighthawks.
Questa attitudine è spiegata già nel secondo racconto: addormentarsi.
A volte si sorprende a fissare particolari
trascurabili. Situazioni che forse, se sapesse
fotografare o dirigere un film, meriterebbe-
ro di essere fissate. Una silhouette femminile
attraverso il vetro di una finestra aperta,
un vento leggero, il sollevarsi di un foglio
di carta attaccato a una porta. I coriandoli
mischiati all’erba, ai sassi dopo Carnevale.
Certi riflessi rosati sul cemento, al tramonto.
Le facciate dei palazzi, il grido dell’uomo
Che gira ad arrotare i coltelli. Cucine. La
Fuga delle finestre dall’ultimo al primo pia-
no: la base rettangolare del cortile, i vasi di
felci allineati. La luna in una sera di dicem-
bre, grande e lattescente. Il parcheggio di
un supermercato. Il buio. Un pulviscolo di
neve, ragazzi che corrono, che si fermano a
guardare attraverso le vetrine. Un uomo sta
riempiendo di buste di caramelle uno scaffa-
le: è chino, non li vede. Li lascia sparire.
Alla fine dei 96 racconti, resta la sensazione di aver attraversato piccoli frammenti di vita quotidiana. Ci si sente cambiati, quasi senza accorgersene: si inizia a guardare la propria realtà con occhi nuovi, come attraverso una lente diversa. Ci si trova a dare un nuovo senso alla frase di Hannah Arendt: “Il mondo è pieno di storie, circostanze e situazioni curiose che aspettano solo di essere raccontate”.
È vero, si scoprono anche nelle situazioni e nelle esperienze che potrebbero sembrare banali o insignificanti.
Titolo: Le passioni poche
Autore: Fiammetta Cirilli
Editore: pièdimosca edizioni
Pagine: 184
Pubblicazione: 30 novembre 2023
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