Tre piccoli inferni | Maurizio Mariscoli

Tre piccoli inferni | Maurizio Mariscoli

Tre racconti inquietanti, tra ironia e atmosfere gotiche, ambientati nella provincia marchigiana.
Recensione di Paolo Perlini

Da bambino, uno dei miei giochi di carte preferiti era quello della vecchia (la
vecia, in dialetto veneto), noto in Italia come Asino, Uomo nero e con altri nomi. All’inizio del gioco si scartano tre fanti, conservando solo quello di spade, che nelle carte trevigiane è l’unico con la barba. Chi alla fine del gioco rimane con la vecia in mano ha perso. Mi sono sempre chiesto perché questo nome, e perché nelle fiabe la figura della vecchia strega o megera sia così ricorrente. Mi sono anche chiesto perché tante persone abbiano timore degli anziani. Anni fa, ad esempio, un mio amico rinunciò ad affittare una splendida casa in Baviera, che gli avevo consigliato, perché fu accolto da un’anziana signora, madre della proprietaria. Mi disse che non sarebbe riuscito a dormire tranquillo.

Ed è proprio una figura di donna anziana la protagonista dei racconti contenuti in Tre piccoli inferni di Maurizio Mariscoli, pubblicato da Arbor Libri. Il libro si apre con una dedica alla nonna dell’autore: 
“In memoria di mia nonna, Prigigallo Mafalda, che è rimasta giovane fino all’ultimo giorno senza mai ricorrere alla magia nera.”

I tre racconti sono ambientati nella provincia marchigiana, e riescono a divertire e inquietare in modo diverso. 

Il primo, Trasloco, ci introduce Leo, un bambino di cinque anni che ricorda un’estate in cui i suoi genitori erano in vacanza alle Cinque Terre.
«Quella notte avrei dormito con nonna, insieme a lei, su quel letto antico dove a volte il buio sembrava in grado di toccarti». 

È una nonna il cui alito sa di organi interni e funghi in via di putrefazione e che tenta di guarire dalla leucemia il padre di Leo con l’ortica e il nero di seppia.

Il secondo racconto, Funeralista, segue Alfredo Maria Roversi, un organista che, per sbarcare il lunario, si improvvisa concertista per funerali, facendosi pagare 250 euro a servizio.
«Nella regione Marche, chi prima chi dopo, tutti gli avrebbero offerto un ingaggio, perché l’entroterra marchigiano è pieno di paesi e i paesi pullulano di vecchi, e ciò che in genere i vecchi sanno far molto bene è morire».
Il mercato appare promettente, e la sua prima cliente è la signora Porfiri di Precicchie, una vecchia minuta, gobba e claudicante che, dopo il primo funerale, invita Alfredo a restare perché il giorno seguente ci sarebbe stato un altro funerale.  A Precicchie non ci sono né alberghi né ostelli e l’auto di Alfredo è in panne: accetta l’invito della signora a passare la notte a casa sua, in compagnia di Zelda, anche lei anziana, con una pelle sottile come carta velina…

Nell’ultimo racconto, Suppellettili, Agnieszka, una giovane badante polacca, ben più determinata di quelle che l’hanno preceduta, si ritrova a gestire una vecchia e misteriosa paralitica e, nello stesso tempo deve vedersela con due immigrati senegalesi che irrompono in casa per rubare preziosi vasi etruschi nascosti nei sotterranei. Nel labirinto di gallerie sotto la dimora, la ragazza scoprirà qualcosa di orribile e oltre ogni immaginazione.

Nonostante non sia un grande lettore di romanzi gotici o horror, trovo interessante questa trasposizione marchigiana delle atmosfere cupe e tenebrose care a Poe e Lovecraft. La scrittura di Mariscoli dosa con maestria l'ironia e il sarcasmo, proprio come il ‘Funeralista’ Alfredo si destreggia abilmente sulla tastiera dell’organo. Riesce a sollecitare qualche brivido con il sorriso, e non è da tutti.
Ho commesso l’errore di leggere questo libro all’inizio dell’estate, quando di terrificante c’era solo il caldo. Lo rileggerò verso la fine di ottobre, il periodo ideale per questo genere di letture. E magari lo regalerò a quel mio amico che, per paura dell’anziana signora, si è lasciato sfuggire il miglior appartamento di tutta la Baviera. 

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Titolo: Tre piccoli inferni
Autore: Maurizio Mariscoli
Casa Editrice: Arbor Libri
Pagine: 270
Pubblicazione: 27 luglio 2023


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