Niente di nuovo sotto il suolo | Luca Ruocco e Ivan Talarico

Niente di nuovo sotto il suolo | Luca Ruocco e Ivan Talarico
Nihil sub sole novum dice il passo biblico, nulla di nuovo sotto il sole. Come dire che da quando è stato creato il mondo non accade niente di nuovo, tutto si ripete.

Luca Ruocco e Ivan Talarico hanno deciso di metterci una variazione, scombussolare questo reiterare e quindi hanno pubblicato Nulla di nuovo sotto il suolo. Trilogia comica della disperazione, un lavoro che riprende il loro lavoro teatrale portato in scena come DoppioSenso Unico.

Sono tre racconti lunghi.

Nel primo, "E.K.", il protagonista di cui conosciamo solo l’acronimo, è un incapace aspirante suicida. Non trova pace nemmeno da morto.
«…si gira da una parte, dall’altra, non sta per niente comodo, così decide di uscire dalla bara e godersi l’atmosfera intima del suo cimitero. Deve rompere il legno – già in parte distrutto – scavare un po’ di terra e tornare in superficie. Come in quei film di morti viventi che non gli sono mai piaciuti. Ha sempre preferito i vivi morenti, ma dopo essere defunto in un modo così plateale, come può definirsi?» 

Il secondo racconto, intitolato "gu.F.O.", è un altro esempio di umorismo fondato sui giochi di parole. Il protagonista Amedeo aspetta l'arrivo degli alieni e sogna un mondo abitato da gufi parlanti e umanizzati. È un ragazzo sveglio, con un quoziente intellettivo superiore alla media: alla fine del primo giorno di scuola aveva già conseguito la licenza elementare

«Gertrude e Amedeo si incontrarono quasi per caso, ma i genitori non volevano e li fecero incamminare su strade opposte. Fu amore a prima vista, ma i genitori non volevano, e per alcuni mesi li fecero andare in giro bendati affinché non si vedessero. Ma loro si riconoscevano lo stesso, grazie agli altri sensi, così una sera s’incontrarono e al chiaro di luna si scambiarono il primo bacio. Ma i genitori non volevano, così li separarono, anche perché baciare gli sconosciuti è igienicamente poco corretto».

Gertrude e Amedeo si amavano così tanto da volersi sposare, fuggire, morire insieme, lei con dell’acido, lui con la cicuta. Ma nemmeno questo gesto estremo servì, perché i loro genitori non volevano e dovettero tornare in vita.

Il terzo racconto, "Operamolla", narra la storia di tre sorelle nubili: Evelina, Adelina e Angiolina Operamolla, figlie di Felice Operamolla e Santina Dimani. Sono solitarie, profondamente bigotte, aspirano a risorgere in tempi accettabili, e per questo hanno creato un piccolo movimento religioso e lo hanno chiamato Resurrezione Ragionevole.  Mentre il movimento cresce, Angiolina muore e le due sorelle la sdraiano sul tavolo del salotto, la coprono con un lenzuolo e stanno lì, in attesa che risorga.
«Angiolina era la sorella più grande, per questo è morta prima. La famiglia Operamolla è sempre stata estremamente ordinata: chi prima nasce, prima muore.» 

Il libro si distingue per l’ironia pungente, i giochi di parole e per la principale protagonista, presente in tutti e tre i racconti: la morte. Considerata la sua importanza, vale la pena prendersi gioco di lei.

La trilogia si conclude con una serie di fumetti ispirati ai tre racconti a cura di Luca Ruocco, Graziano Barbaro, Fulvio Risuleo, Tonino Risuleo e Stefano Tambellini.
Per i più curiosi, su YouTube si possono vedere alcuni spezzoni del loro spettacolo.  

Titolo: Niente di nuovo sotto il suolo. Trilogia della disperazione comica
Autori: Luca Ruocco e Ivan Talarico
Casa editrice: pièdimosca
Pagine: 368
Pubblicazione: 10 maggio 2024
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