Un viaggio attraverso la storia tormentata dell’Afghanistan
Recensione di Anna Costante
Ho conosciuto la casa editrice Ponte33 a Libbra, una piccola fiera di librerie indipendenti a Napoli.
Il loro progetto editoriale mi ha subito incuriosita, è centrato sulla letteratura persiana e con un accento specifico su storie con uno sguardo interno. Ed è così che ho incontrato le pagine di Mohammad Hossen Mohammadi, autore afgano della raccolta di racconti I fichi rossi di Maraz-e Sharif.
«Stava seduto sul primo gradino, proprio di fronte alla porta del cortile, e aspettava di sentire lo sparo. Era sicuro che lo avrebbe sentito, anche se nelle sue orecchie continuava a rimbombare il fragore dell’esplosione.»
Quattordici racconti ambientati nella città afgana di Mazar-e Sharif. L’autore attraverso le storie di donne, uomini, bambini e militari, racconta il passato e il presente, tormentati dell’Afghanistan. Un paese ricco di etnie e culture, ma in continua guerra. Una terra senza pace.
Dall’invasione dei sovietici, alla nascita del gruppo islamista estremista dei talebani, all’attacco degli Stati Uniti, per poi arrivare ai giorni nostri con residui post-bellici drammatici.
Guerre che hanno distrutto case, vite e futuro di un’intera popolazione. Paura e terrore sono inquietudini abitudinarie, si impara a convivere con la morte ogni giorno.
L’autore con uno stile asciutto, tagliente e diretto dà voce alla storie di un bambino mendicante abbandonato a sé stesso, di una donna, sotto ricatto dei militari, che si prostituisce per tirare avanti, e di prigionieri innocenti rinchiusi in un container nel deserto.
Non c’è spazio per descrizioni piene di fronzoli, ma solo dialoghi diretti in prima persona. Racconti angoscianti nei quali il lettore riesce a sentire lo stesso dolore del narratore.
Voglio ringraziare la casa editrice per aver dato spazio all’autore afgano Mohammadi, una voce importante per conoscere l’Afghanistan di oggi e la sua storia.
Titolo: I fichi rossi di Mazar-e Sharif
Autore: Mohammad Hassen Mohammadi
Traduzione: N. Samadi
Edizioni: Ponte33
Pagine: 144
Pubblicazione: novembre 2012
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