Tundra e Peive | Francesca Matteoni

Tundra e Peive | Francesca Matteoni

Una storia di voci, alleanze, speranze tra specie e mondi in un continuo gioco di specchi e rimandi

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Ce ne parla Chiara Bianchi

Con Morfologia della fiaba, Propp al termine della sua analisi, afferma che le fiabe di magia hanno un’unica struttura e, anzi, sono una grande fiaba universale.
In Le radici storiche dei racconti di magia – testo successivo dello stesso Propp – l’autore traccia un insieme di rapporti tra le varianti della fiaba universale per rivelarne simboli e significati.
Nella fiaba l’universo a noi conosciuto appare riflesso e l’analisi del racconto fiabesco si fa racconto del racconto in una serie di rimandi ad altro senso, in un interminabile gioco di specchi.
Ancora Propp indaga sul nesso tra fiaba e rituale di iniziazione ed è qui che mi collego alla prima opera di narrativa della collana Terra di Nottetempo, un romanzo di Francesca Matteoni dal titolo Tundra e Peive.
Siamo condotti fin da subito in un universo che ha la struttura di una tragedia shakespeariana – l’esergo scelto da Matteoni appartiene proprio a La tempesta – divisa in prologo e tre atti. La cornice è un mondo naturale in preda alle ferite inferte dall’indifferenza degli esseri umani.

Notò invece che le piante avevano preso ad arrampicarsi sulle case, lasciando scie putride come di gigantesche lumache, ed emettendo lamenti prolungati, grida trattenute. Vide alcuni bambini indicare i rampicanti, senza ottenere nessuna attenzione. Eppure era tutto lì, visibile.

I protagonisti sono il folletto Tundra e il suo fedele amico Peive, il gatto: una strampalata coppia unita da un amore puro e indissolubile. Poi c’è Talia, la bambina dodicenne, orfana e senza legami affettivi, la quale scoprirà il suo compito avventurandosi nei traumi della memoria. La storia di Bess, l’Antica, una donna dal dono di conoscere la memoria delle vite passate trae ispirazione dalle streghe della Scozia. Testadilepre il declamatore di storie in versi – un omaggio alla poesia e alla tradizione orale che tanto Matteoni ama.
Questa squadra, assieme ad altre creature, altrettanto importanti per simbologia e forza narrativa, affrontano svariate avventure e pericoli per cercare di salvare il mondo attraverso l’amore e la cura per il prossimo.
Matteoni attinge alle fiabe classiche, al mito di Alice e ai riti sciamanici costruendo un perfetto equilibrio di voci, di storie e di verità.
E come in ogni rito di iniziazione «Ora guarda nel fuoco e ascolta».



Titolo: Tundra e Peive
Autore: Francesca Matteoni
Editore: Nottetempo
Pagine: 248
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