Quando l’incomprensibile trasformazione di una relazione viene guardata con gli stessi occhi
di Chiara Bianchi
++++ +
Gli stessi occhi è una novella di Francesca Mattei uscita per Edizioni Zona42, nella collana 42 Nodi. Al centro della vicenda, una coppia che vive fuori dal caos ordinario della città, in una casa nel bosco. Entriamo direttamente nella storia attraverso la voce narrante di Edda. Da mesi il suo Elliot ha assunto le sembianze di un corvo. «La trasformazione è avvenuta all’improvviso» dice «o forse è stata graduale e sono io a non essermene accorta». Il dubbio di Edda è di essere stata distratta, di non aver colto i segnali. Eppure, indagando, si percepisce che la loro quotidianità non fosse perfetta, ma sicuramente reale tanto quanto i mesi trascorsi in attesa che tutto tornasse come prima, mentre lei cercava di ritrovare Elliot nei piccoli occhi neri del corvo.
Non ho avuto dubbi su chi fosse, perché, nonostante le ali e il becco, gli occhi erano rimasti umani.
Una trasformazione che, pagina dopo pagina, non riguarda solo l’aspetto esteriore di Elliot. È la voce di Edda, sono i suoi pensieri a farsi nuovi nel silenzio della casa, nel battito d’ali del corvo che le resta accanto. Apparentemente, due esistenze mutilate dalla metamorfosi, la quale da un lato apre a nuove e profonde riflessioni, dall’altra innesca un processo di crescita e di abbandono di ciò che è stato.
Edda assiste a questa metamorfosi, divisa tra il comprendere il motivo del cambiamento, la speranza che tutto torni come prima e la perdita della stessa. «La realtà mi ripiombava addosso tutta in una volta» così dice Edda quando la speranza vacilla e al chiedersi se il corvo la riconosca, la comprenda, esso invece inizia a gracchiare.
Dunque, i due che prima erano uniti dalla loro condizione comune di umani si ritrovano in un certo senso distanti. In diversi modi, però, il bene tra loro continua nella cura che una ha per l’altro: Elliot resta con lei, sceglie di non avvicinarsi ai suoi simili, Edda gli costruisce una nuova casa, una gabbia aperta, lo accoglie sul cuscino che è stato di Elliot umano, gli fornisce cibo e acqua, lo osserva mentre vola, scrive delle storie per lui, come faceva prima.
«Tra le storie che ho scritto per Elliot, ce n’è una nella quale un enorme corvo blu notte vola sopra una piccola città, oscurando il cielo.» la storia termina con l’intervento di una ragazza che dice al corvo «Abbiamo fatto buio abbastanza, andiamocene via». Sarà così anche per loro? Troveranno una nuova dimensione comune? Sono questi i pensieri e le domande che angosciano la donna. Inizierà a studiare il mondo dei corvi, a capire la loro natura, a chiedersi se nonostante la trasformazione, dentro di lui, ha mantenuto la conoscenza del linguaggio verbale umano, «ma persino da umano, Elliot non credeva molto nelle parole».
Cambiano le stagioni nel corso del racconto di Edda: lei scandisce il tempo secondo il lavoro artigiano e le sigarette fumate osservando Elliot, lui, di contro, vive la sua vita di uccello, potenzialmente libero.
Le riflessioni di Edda si fanno man mano sempre meno indulgenti e in lei nascono dubbi sulla vera essenza della coppia che erano, sulla persona che era Elliot. Forse fin dal principio era un «guardarlo da lontano e non riuscire a raggiungerlo».
«Per crescere bisogna rinunciare a qualcosa» pensa Edda approfondendo la metamorfosi animale. Nell’ultima parte della storia, i due personaggi affrontano un viaggio per raggiungere una persona che potrebbe aiutarli, svelando il mistero. Edda riceverà le risposte che probabilmente conosceva ancor prima che il cambiamento generasse altro cambiamento.
Con una scrittura armoniosa, semplice ma efficace, Francesca Mattei popola queste pagine di nostalgia, antropologia e zoologia. Senza dimenticare la simbologia del corvo che è associato proprio al passaggio da uno stato a un altro: dall’ignoranza alla conoscenza, dalla vita alla morte, dal male al bene, dalla notte al giorno.
Gli stessi occhi, di Francesca Mattei
96 pagine, formato 12x17, brossura con copertina a quattro ante.
Compra sul sito dell'editore
Ti è piaciuto questo articolo? Dacci una mano! Il tuo aiuto ci consente di mantenere le spese di questa piattaforma e continuare a diffondere l'arte.
L'associazione si sostiene senza pubblicità ma soltanto con le tessere associative e l'impegno dei soci.
I Link verso i canali di vendita sono inseriti al solo scopo di agevolare gli utenti all'acquisto.
Sottoscrivi la tessera associativa con una piccola donazione su PAYPAL
Oppure puoi offrirci un caffè.