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È il 6 giugno del 1954 quando dalla Norvegia arriva una balena gigantesca, immensa, ventidue metri per seicentottanta quintali; un mammifero enorme, come non se n'era mai visto uno prima, imbalsamato, pronto a diventare un'attrazione magica e formidabile.
Attraversa le Alpi, giunge a Torino poi le prime tappe a Novara e Vercelli.
È Herman ad occuparsene, figlio di due artisti circensi: la splendida Maga Zeo, trasformatasi in sirena, e l'Uomo Pesce. Nato durante uno spettacolo, sotto i riflettori dal primo istante di vita, Herman venne adottato da tutta la famiglia di artisti e acrobati, imparando dal circo la fatica e la suggestione, il confine sottile tra mostro e meraviglia.
Con uno strano fischio asmatico congenito, che lo fa sembrare davvero un animale acquatico, Herman sente da subito con l'enorme balena una grande affinità, dedicando a lei tutto il resto della propria vita, conservandone lo splendore, sistemandone gli acciacchi, i danni del tempo, custodendone l'orgoglio di bestia straordinaria.
Parecchi anni dopo ma parallelamente, Cerro si occupa di Emilio, suo padre, affetto da un disturbo grave della memoria: la sua vita è costellata di post-it per ricordare ogni cosa, di piccoli barlumi di lucidità in un mare di immagini confuse. Ciò che Emilio ricorda con certezza è di aver perso Caterina, la madre di Cerro. Lei, che era uscita dal lago col costume grondante e le si era parata di fianco ad osservare l'imponenza di Goliath, la balena giunta in città, testimone del loro primo incontro.
Non mi addentrerò ulteriormente nei dettagli della trama perché è un delicato incastro di episodi e personaggi straordinari, di elementi preziosi, grandiosi e fragili al contempo.
Quello che è certo è che tratta di amore, quell'amore maturo e alle volte spiazzante. Amore come responsabilità e dedizione, sacrificio e abnegazione, alternando formazione e azione, ricerca storica e commedia.
Un romanzo complesso, sotto tutti i punti di vista, multidimensionale, spesso ma privo di pesantezza, profondo senza sopraffare.
Alessandro Barbaglia è un autore di grande sensibilità e lo dimostra in ogni opera.
"Le balene sono gli animali che hanno inventato – ben prima dell’essere umano – l’amore così come lo conosce anche l’uomo. Fatto di canto, abisso e poesia: nient’altro che questo. L’amore l’abbiamo imparato dalle balene"
Titolo: Nella Balena
Autore: Alessandro Barbaglia
Edizioni: Mondadori
Collana: Narrative
Genere: Romanzo
Uscita: Marzo 2020
© Erika Casciello