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Fin da piccola sono stata una grande amante di libri gialli e film thriller. A otto anni conoscevo a memoria le battute de “Il silenzio degli innocenti” e prendevo un the con Poirot ogni pomeriggio.
Probabilmente anche Davide Lugli era come me da bambino.
“Una mente superiore”, edito da Clown Bianco Edizioni, è una storia avvolta nella nebbia di quello che è il mio luogo d’origine, ovvero quella conca della pianura padana dove si ammucchia smog e umidità. Ambientato a Modena, riesco a dare una perfetta collocazione visiva ai luoghi dove il commissario Mauro Grilli e la sua squadra si ritrovano a dover risolvere una serie di delitti.
Un serial killer tortura e uccide tre uomini e il commissario deve stanarlo prima che i delitti aumentino, nonostante il dolore che porta dentro a causa di una tragedia avvenuta dieci anni prima.
Il ritmo della narrazione è buono e il grado di curiosità e mantenuto abbastanza alto man mano che le pagine scorrono verso la fine.
Fine che non si può certo dare per scontata.
Nel complesso ci troviamo davanti a una scrittura ancora un po’ acerba, ma che promette molto bene. I personaggi hanno spessore, il tormento del commissario è quasi palpabile e la storia si legge molto fluida e piacevole.
Bello.
Ottimo per proseguire la vostra quarantena davanti a una tazza di the, cercando di risolvere l’enigma e stanare l’assassino prima che lo faccia Grilli con la sua squadra.
Davide Lugli | Una Mente Superiore
Formato: Copertina flessibile
Editore: Clown Bianco Edizioni
Data di Uscita:12 marzo 2020
Pagine: 232
© Giulia Cristofori