Vi ricordate Rachel?
Noi ce la stiamo portando dietro da un bel po’. Dalla fatidica lettura del primo volume de "Le Scienze Inesatte", di Stefano Bessoni (che se non avete compiuto vi perdoniamo. Solo se la recuperate a breve. O faremo bambole anatomiche di tutti voi.)
La storia di Rachel iniziava qui ma non è di certo conclusa. In questo secondo volume la vicenda non sarà più incentrata su di lei ma non per questo la sua presenza ci mancherà. Rachel ci terrà d’occhio con quella sua tenerezza mitigata di quieta disperazione e follia, spiandoci dagli angoli ciechi delle pagine.
Questa fiaba macabra continuerà ad affascinare, stavolta seguendo la vorticosa discesa nell’incubo di Giona e Rebecca, coppia di innamorati, illustratore visionario e riesumatrice di balocchi abbandonati, il cui destino si intreccerà a quello di Rachel.
Siamo affezionati ai ritratti minuziosi dei personaggi che affollano la Wunderkammer mentale di Bessoni. Dalle sirene essiccate ai pupazzi con la testa di scheletro di coniglio, siamo abituati a fissare negli asimmetrici occhi sgranati questa schiera di amene creature. In questo volume invece ci viene offerto, ancor più che nel primo, un tour di ambientazioni, di luoghi e di situazioni collaterali alla storia. Possiamo passeggiare tra barche rovesciate adibite a case e ristorarci nel ventre di un gigantesco pesce mummificato, dove potremo ascoltare storie capodogli e leviatani che strappano arti negli abissi del mare e strane leggende sul dottore impazzito che voleva creare un homunculus.
Circondati dalle consuete apparizioni di animali immaginari (frutto di originali composizioni tassidermiche) e reperti ossei, si ha la sensazione di immergersi completamente in una piccola scatola delle meraviglie. Non osserviamo più la Wunderkammer dall’esterno, affacciati a una vetrina espositiva, la visitiamo dall’interno, ne conosciamo panorami e abitanti.
Dopo aver interpretato fiabe come Alice nel Paese delle Meraviglie, Pinocchio, Il mago di Oz, Bessoni ci conduce nella sua personale fiaba, ricca di simboli inquietanti da decifrare e scheletri negli armadi con cui stringere amicizia. E non possiamo che abbandonarci a queste visioni tra il sogno e l’incubo, imparare a memoria la filastrocca di Rachel e aspettare, simulando pazienza, il prossimo libro.
Stefano Bessoni
Copertina rigida: 72 pagine
Editore: Logos (22 marzo 2018)
Collana: Illustrati
Lingua: Italiano
© Ombretta Blasucci