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Tutti dite che i laghi sono malinconici, ma avete mai passato quei momenti infiniti in silenzio seduti su uno scoglio ad ascoltare il mare?
È forse meno malinconico di una pozzanghera di acqua piatta e immobile, certo, ma anche il mare riesce a farci capitolare su pensieri e ricordi che sembrano sempre troppo lontani o a volte fin troppo vicini.
Luogo di meditazione per eccellenza, io ho sempre scelto il mare in ogni momento delle vita in cui ho avuto delle domande importanti alle quali non sapevo trovare una risposta.
Ho sempre cercato la strada giusta nella voce delle onde che si infrangono sugli scogli, continuamente alla ricerca di quella poesia che solo quel suono riesce a regalare.
È come me, Claudia, protagonista malinconica de “Il canto delle onde” edito da Shockdom per la collana “Timed” che dietro le quinte vede alla scrittura Marco Rincione e ai disegni Loputyn (Jessica Cioffi).
Già dalla copertina si può intuire che non siamo di fronte a una storia gioiosa, d’altronde l’universo Timed, al quale vi ho già introdotto parlando di “Vite di carta”, impone che il lieto fine sia una cosa un po’ relativa siccome i “Timed” sono destinati a finire il tempo limitato a loro disposizione.
Un’altra garanzia alla malinconia è Marco Rincione (anche lui già ampiamente elogiato in “Vite di carta”).
La vicenda è ambientata a Trieste, luogo in cui un gruppo di persone sta eliminando tutti i Timed in circolazione. Claudia è una adolescente dagli occhi spenti, è una Timed ma ancora non lo sa, ed è in grado di sentire il canto dei pesci proveniente dal mare. Fra questi pesci c’è Asburgo, una voce a cui Claudia dona il suo cuore e della quale sembrerebbe in qualche modo essersi innamorata.
In realtà la storia non è niente di più, non entra nello specifico né nella caratterizzazione dei personaggi. È didascalica come è lo stile di Rincione, ma forse un po’ troppo frettolosa e poco definita. I disegni sono meravigliosi, seppur non troppo particolareggiati e a volte quasi soltanto abbozzati.
Lo stile di Loputyn fa pensare ad una fusione fra il manga e Alphonse Mucha, le figure mantengono equilibrio tra delicatezza e inquietudine.
I colori sono leggeri e tenui e danno quasi la sensazione che dà la brezza marina sulla pelle.
Nonostante sia tutto un po’ frettoloso e fumoso, nonostante mi aspettassi qualcosa di più da questa graphic novel, non riesco a criticarla in modo distaccato.
Ma il segreto forse è proprio questo, l’accomunare le proprie esperienze ed emozioni alle storie.
E poi sarà che adoro Rincione e mi pare di averlo già detto e ridetto, sarà che dopo averla intravista al Romics adoro pure Loputyn e sarà che adoro il mare e tutto ciò che ne consegue.
Il potenziale c’è ed è altissimo. So che questi due possono darci molto di più e lo faranno, ma intanto se ci sono delle onde è sempre giusto ascoltare il loro canto.
Il canto delle Onde
Autori: Marco Rincione e Jessica Cioffi
Collana: Timed
Misure: A4 cartonato
Pagine: 64
Prezzo: 15€
© Giulia Cristofori