Melvile – Storia di Saul Miller | Romain Renard

Melvile – Storia di Saul Miller | Romain Renard

Tra luci e ombre, dove ogni dettaglio lascia il segno.
Recensione di Paolo Perlini

Non ho idea di dove si trovi Melvile, o meglio, immagino che sia tra gli Stati Uniti d’America e il Canada, nella zona dei Grandi Laghi, dove l’aria profuma di pini e legno umido. Un posto in cui i colori del cielo si riflettono sull'acqua tranquilla, e il silenzio è interrotto solo dal canto degli uccelli e dal soffio leggero del vento tra gli alberi. Sembra il tipo di luogo dove ogni respiro ti riempie di calma, e dove il tempo scorre in modo più lento, senza fretta.
Pare che per chi abbia una fantasma sulle spalle, sia il posto giusto per svernare, metterlo a tacere, fare pace con il presente e il proprio passato. Del resto, a Melvile c’è tutto l’indispensabile: il bar La Caverne dove si può ballare e ascoltare musica, un tempio e la casa del pastore Silas Jacob, il cimitero, una bottega, la scuola…
Storia di Saul Miller è il secondo volume della serie di Romain Renard, di cui abbiamo già presentato il primo,
Storia di Samuel Beauclair.

Questa volta ad arrivare in paese per godere la meritata pensione è Saul Miller, un professore universitario e professore di astrofisica.
Ogni giorno tiene la piccola Mia, figlia di Paz, e per tre ore cerca di farle “comprendere i fondamenti stessi dell’utilità della matematica”. Poi vanno a spasso nel bosco, per continuare la didattica in altro modo.
A Melvile tutti sanno che Saul Miller non concede il passaggio ai cacciatori sul suo terreno. Ma Gabriel e Seth, che per due settimane sono venuti lì apposta per cacciare e alloggiano all’hotel Trejean, questo non lo sanno e nemmeno lo sopportano. Per cui si fanno vivi sempre più spesso, lo irridono, lo minacciano, lo blandiscono con una bottiglia di whisky che gli lasciano sulla porta ogni sera, per farlo cadere in tentazione, farlo ricadere nel passato.
C’è una cosa che turba Saul: i cacciatori li vede solo lui. E a sua volta, è lui a doverli cacciare.

Delle tavole di Romain Renard, quello che risalta, soprattutto in questo volume, è la luce. Pare che abbia intinto i pennelli nella stessa tavolozza usata da Caravaggio, Rembrandt, Turner, Monet, Vermeer...
E sembra, inoltre, che abbia dipinto durante la Golden hour, l'ora dorata, quando la luce si fa morbida, i colori caldi, le ombre così lunghe che tendono a sparire.

«Prenditi cura dei tuoi sogni, Mia. Perché non si avverano che una volta sola. Dopo, è troppo tardi. È il turno di un altro.»


Titolo: Melvile – Storia di Saul Miller
Autore: Romain Renard
Editore: 21Lettere
Pagine: 206
Pubblicazione: 9 ottobre 2024
Compra sul sito dell'editore


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