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"Io non sono io" | Alpraz
di Ombretta Blasucci
Nel flusso inafferrabile di dati su internet la fame visiva sembra non trovare mai tregua. Tutto si muove freneticamente e gli occhi non riescono a fermarsi su nulla in preda a un’overdose di opzioni.
Ci sono però delle oasi capaci di catturare l’attenzione e dare stimoli stabili e affidabili.
Ispirazione e riflessioni illimitate sono una garanzia tra le immagini fluide e profondamente evocative di Alpraz.
"Io non sono io" è la sua creazione stampata e inizia la sua stesura diversi anni fa per poi incontrarsi con la tecnica e la revisione dell’occhio alpraziano contemporaneo.
Il risultato è un percorso visivo e mentale dove il vissuto personale e imperscrutabile diventa qualcosa da poter interpretare e in cui potersi riconoscere.
Non è un’azione cosciente, è semplicemente l’effetto istantaneo di immagini e parole che compongono un unico corpo dai contorni mobili e instabili, come un ricordo o una domanda retorica.
L’inchiostro insegue la ricerca di un’identità e di un senso come se fosse al contempo inevitabile ma non centrale. L’unica modo per cercare una risposta è procedere per esclusione. Per questo forse “Io non sono io”.
E per questo gli occhi non vogliono abbandonare le pagine e la mente continua a immergersi e rileggersi nei dubbi e nelle immagini che guardano la realtà attraverso lenti deformanti.
Anche la forma va rotta per cercare significato. E questo è espresso in maniera inequivocabile dai tratti irregolari sovrapposti a pennellate a volte sfumate a volte dense, “analogiche” e digitali.
Si consiglia vivamente la somministrazione di "Io non sono io" con cadenza regolare, fa bene ai flussi di coscienza e conquista gli occhi confusi.
Se volete richiedere una copia contattate Alpraz:
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