Ci sono dei territori in Italia di una bellezza ineguagliabile, territori ricchi di storia, cultura, bellezze naturali e architettoniche. Tre di questi territori fanno parte del world heritage list, ovvero la lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco: le Langhe, il Roero e il Monferrato.
Da sempre fucine di iniziative culturali, quest’anno si arricchiscono di un evento in più, spalmato proprio su questi tre territori: 150 km con Attraverso Festival che tra concerti, teatro, cibo e vino, si offre come un vero e proprio percorso turistico-spettacolare per visitare, narrando con parole e musica, il territorio del Piemonte meridionale.
Attraverso ha l’obiettivo di far dialogare tra loro i diversi linguaggi della nostra epoca: quello letterario e quello teatrale, quello musicale e quello della cultura materiale del territorio. Proprio in questo intento sta il significato di una delle parole chiave del Festival, la resilienza, intesa come la capacità di resistere e di reinventarsi partendo dalla propria storia.
Attraverso Festival ha un articolato programma che raggiunge ben diciannove comuni delle province di Cuneo, Alessandria e Asti. Un festival in movimento che passa attraverso piazze, corti, abbazie, castelli e territori da scoprire come per la prima volta. Il calendario vanta per esempio Carmen Consoli a Alba per l’unica data piemontese del suo tour estivo, Marco Paolini in scena a Monforte D’Alba, Massimo Cotto e Cristina Donà a Costigliole D’Alba, il maestro Ezio Bosso a Pollenzo-Bra, le fanfare Kocani Orchestar e Bandakadabra a Ovada, i Mau Mau a Grinzane Cavour, Paolo Rossi a Nizza Monferrato, Sergio Berardo e Dino Tron dei Lou Dalfin, a Bosio. E poi ancora il poeta Guido Catalano a Alba e Novi Ligure, Antonio Marangolo e Peppe Consolmagno a Rocca Grimalda e Lerma, la conferenza spettacolo con Steve Della Casa e Efisio Mulas, conduttori di Hollywood Party, trasmissione radiofonica di Radio Rai 3, a Parodi Ligure, i Bandaradan a La Morra, 88 Folli a Cella Monte, I Cormorani e Dj Angelo di Radio Deejay a Canelli, Giuseppe Cederna a Serralunga D’Alba e presso la suggestiva cornice del Parco artistico nel vigneto ORME SU LA COURT, mentre la performance di 3d visual mapping “Attraverso Paesaggi – Musica da vedere, immagini da ascoltare” nel centro storico di Casale Monferrato.
Noi di CrunchEd siamo rimasti più che stupiti dalla varietà del programma e dalle caratteristiche di questo festival che già alla prima edizioni fa grandi promesse e “porta in tavola” un menù ricchissimo.
Abbiamo allora parlato con Simona Ressico, storica componente del team dell’associazione culturale di Torino Hiroshima Mon Amour e una delle organizzatrici di Attraverso Festival.
Come nasce il festival Attraverso e perché si chiama Attraverso?
Per usare un metafora - visto che parliamo di cultura materiale - l’anno scorso abbiamo fatto una sorta di “aperitivo”: il festival del “Si sale”, organizzato nell’Ovadese e nel Gaviese, sempre sullo scorcio di agosto e legato ad iniziative culturali e concerti in luoghi belli ma sconosciuti del patrimonio architettonico. Ti cito ad esempio l’abbazia di San Remigio a Parodi e il Ricetto di Lerma. Anche in quel caso ai 7 eventi che ci furono legammo la cultura materiale con degustazioni di prodotti tipici del luogo pre o after show organizzati dalle pro loco, dalle associazioni del territorio e dalla protezione civile. Il progetto andò così bene che ne parlai con l’assessore alla cultura della regione Piemonte, Antonella Parisi, che menzionò tutta la zona dell’Unesco, sicuramente più conosciuta e riconosciuta, ma che aveva bisogno di iniziative culturali. Essendoci omogeneità geografica ma non di ricchezza tra le zone, si è pensato allora di metterle insieme. Di questa voglia di fare una cosa sul territorio in realtà ne avevo già parlato un anno fa con Paola Farinetti, che sul territorio ha sempre lavorato: è anche una produttrice teatrale e del teatro canzone (basti pensare al “Rossintesta”, lo spettacolo di Paolo Rossi), per cui si è pensato di abbinare i nostri eventi musicali ai suoi teatrali. Insieme abbiamo parlato con le amministrazioni e studiato il nome perfetto per il festival, scelta poi ricaduta su Attraverso. Lo studio “parlato” del nome è iniziato a settembre dell’anno passato, e hanno poi fatto seguito a dicembre/gennaio viaggi e sopralluoghi sulle zone per il festival.
Anche perché Attraverso contiene tre territori che piccoli non sono.
Questo Festival è davvero un’impresa rocambolesca perché per esempio il 24 agosto eravamo alle cascine Moglioni a Bosio, un luogo immerso nelle montagne, il 25 agosto nella sede dell’unesco che è il castello di Grinzane, il 26 nella abbazia di San Remigio in cui si svolgerà una “conferenza divertita” con gli autori del programma di radio rai 3 “Hollywood party”, mentre il 27 saremo ad Ovada all’interno dell’Ovada in festa. Insomma siamo un po’ ovunque in questi spazi piemontesi.
Il tema del festival Si sale era la resilienza, lo stesso di Attraverso festival. Qual è il salto di qualità che Attraverso vuole fare per mettere in risalto il patrimonio piemontese? Che obiettivo si pone Attraverso?
Avere questo enorme territorio patrimonio dell’umanità che richiama un grande flusso turistico è un’opportunità. Per sfruttarla bisogna inserire dei contenuti, perché è vero che i luoghi son belli ma bisogna rederli vivi da un punto di vista culturale. Abbiamo pensato di creare una specie di filo rosso che unisce queste zone dell’Unesco ad altre che invece sono più povere dal punto di vista economico perché il lavoro dei produttori e della gente del posto è all’inizio. Son luoghi omogonei dal punto di vista paesaggistico e del patrimonio architettonico, luoghi che contengono delle chicche da scoprire se si creano dei fili rossi, dei percorsi. Bisogna mettere tutto in relazione, creare una rete: se si riesce a mettere queste realtà insieme, allora si cresce.
Ad esempio, nella scelta artistica abbiamo voluto usare la Bandakadabra, importante band torinese sempre in tournee sia in Italia che all’estero, proprio come filo rosso tra gli eventi a partire da quello del 25 al Castello in cui poi si esibiranno i Mao Mao, passando poi per Ovada il 27 e per Monticello d’Alba il 28 all’interno del Piccolo Festival della Felicità. Un altro filo rosso, oltre alla Bandakadabra, che abbiamo provato a tessere è quello dei narratori del vino. Questi sono i territori dove la parte da leone la fa il vino: per esempio il barolo, il barbaresco, il cortese di Gavi, il moscato ad Alba e così via. Dunque è nata questa figura di narratore del vino che è una via di mezzo tra il sommelier, la guida turistica e anche un po’ l’attore.
In diversi posti come enoteche e luoghi legati alla produzione del vino, loro faranno una sorta di storia vinicola attraverso un format creato apposta per raccontare la bevanda degli Dei. Partono proprio dal vino del territorio e vanno a mostrare a quale tipo di fragranza assomiglia anche con giochi olfattivi; oppure vanno nei vigneti e raccolgono campioni di terra per dimostrare come le tipologie diverse di terreno generino vini diversi: una vera e propria visita guidata da fermi e una storia immaginata e narrata di quello che è il vino del luogo. E questo è in varie location.
Un’altra grossa scommessa è quella di mettere attività in luoghi belli da vedere e sfruttare le iniziative locali che già esistono come per esempio a Canelli, dove l’amministrazione si è inventata la Wine Run - ispirata dalla Color Run - e noi ci siamo collegati all’interno di questa iniziativa per arricchirla con la Bandakadabra e poi la sera una festa con personaggi di Radio DeeJay. Un arricchimento reciproco in cui si sottolineano le manifestazioni preesistenti e si crea una nuova sinergia.
Abbiamo fatto una scommessa importante in un territorio così ampio, mettendo degli spettacoli in posti che sono già pronti per questo scopo come l’Auditorium Horszowski di Monforte d’Alba, il teatro sociale di Alba, il cortile di Pollenzo e noi ci mettiamo Paolo Rossi, l’unica data estiva di Carmen Consoli ed Ezio Bosso. C’è anche una grande parte di rischio per questo tipo di proposte, oltretutto in questo periodo di vacanza: ci vuole un pubblico interessato che sceglie apposta i singoli eventi.
Quello di Attraverso è un Format vincente. Pensi che sia possibile allargarlo ad altre regioni?
Non saprei se allargarlo ad altre regioni, ma quello che abbiamo notato quando facevamo i sopralluoghi con gli amministratori è che abbiamo avuto richieste da parte anche di altri comuni di partecipare, tanto che ad un certo punto abbiamo dovuto dire basta, perché poi bisogna anche riuscire ad organizzarle bene queste manifestazioni.
L’italia è talmente ricca di luoghi e ricchezze che certo che si può esportare, ma la conditio sine qua non è che gli organizzatori vadano con umiltà in territori dove ci sono delle realtà fruibili e dove c’è la disponibilità degli amministratori e degli operatori del territorio a collaborare.
Per esempio il 24 agosto siamo stati alle cascine Moglioni e avevamo le donnine del parco che hanno preparato da mangiare, il vino che fornito da un produttore locale, il direttore del parco che ci ha messo a disposizione la navetta per portare le persone dalla strada alle Cascine Moglioni, perché comunque c’erano 20 minuti di strada nel bosco. Insomma, senza tutta questa organizzazione non ce l’avremmo fatta. Se c’è una collaborazione sul territorio, c’è l’umiltà di chi va a proporre queste cose, questa è una la formula magica per ottenere un evento come si deve.
Quindi sì, il Festival Attraverso è esportabile con collaborazione e amore per il territorio: In un momento come questo (parla del terremoto n.d.r.), con la cultura è possibile raggiungere dei risultati che forse, senza questo filo rosso, non si otterrebbero. Anche per sconfiggere il campanilismo: ogni comune è molto orgoglioso di quello che ha e quello che fa, la cosa importante è riuscire a collaborare con il proprio vicino per poter lavorare bene e soprattutto insieme. Queste sono le proposte che gli organizzatori devono portare su territori così simili ma diversi, il tutto per poter creare un equilibrio delicato ma in grado di portare grande bellezza.
Il programma completo di Attraverso Festival, suddiviso per province, lo trovate qui.
© Fiorella Vacirca