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Signori e signore, siamo qui riuniti oggi per raccontare e recensire “Più niente”, il nuovo lavoro in studio dei Sula Ventrebianco, in uscita per Ikebana Records il 10 marzo.
Chi sono i Sula Ventrebianco? Gruppo che suona insieme dal 2007, sulla loro bio si definiscono come una nonna tutta rughe e gobba, abiti sudici e fiatone, che ti insegue con in mano strani oggetti, per cancellarti quel ghigno che hai sulla faccia. Redenta, ritorna a riempire i tuoi pomeriggi di favole e torte di mele.
Sula Ventrebianco sembra anche il nome di un supereroe dall'aspetto animalesco, un lupo gigantesco dal ventre candido che corre per le montagne innevate.
Ma sto già divagando.
© ph. Gennaro Cimmino
10 anni di attività musicale che li ha portati a trovare la propria forma, smussandosi un pezzo alla volta. “Più niente” è il quarto disco del gruppo, dalla particolare incisione su nastro come ai vecchi tempi. Ascoltandolo, se devo essere sincera, si sente chiaramente che i Sula hanno inciso i pezzi che volevano incidere esattamente come volevano inciderli, testardi e veloci come un treno, interpretando un rock rapido e pesante, con la batteria che non perdona, il basso che fa sanguinare le dita, la voce incazzata e la chitarra che distorce la realtà creando migliaia di spirali sonore.
Il titolo dell'album è l'esatto contrario del suo contenuto: “Più niente” è un disco tutt'altro che vuoto, è ricolmo di vita e di storie, ricolmo di rabbia e strano romanticismo, sborda suoni ovunque, non si contiene, corre come una cascata inarrestabile.
15 pezzi in tutto per un album completo e cesellato da mani esperte.
Provate a trovare qualcuno che in Italia, nel 2017, riesca a mischiare gran parte dei vari generi che possono essere contenuti nel rock alternativo (passatemi il termine) per tirarne fuori un lavoro maturo e consapevole, eppure pienamente fresco e godibile.
In certi momenti sembra di ascoltare i Verdena (nel missaggio c'è lo zampino di Alberto Ferrari e della sua HenHouse), in altri i Sonic Youth, in altri ancora altri gruppi per ogni decade di musica rock e alternativa, ma il risultato finale spicca per peculiarità.
I Sula Ventrebianco possono essere annoverati fra quei musicisti italiani che hanno piantato le tende nel mondo della musica e non le toglieranno tanto facilmente, si spera.
E allora via, non rimane che consigliarvi di togliere i vostri freni, lasciate che i Sula Ventrebianco vi divorino l'appetito musicale, lasciatevi sedurre le orecchie dai loro riff sfrenati.
“Più niente” è la dimostrazione che di musica italiana, nel 2017, si può godere.
Da ascoltare: Wormhole, Subutecs, Diamante.
Album: Più niente
Artista: Sula Ventrebianco
Tracce: 15
Genere: Rock, Alternative
Uscita: 10 marzo 2017
Produttore: Ikebana Records
© Fiorella Vacirca