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In un momento che vede la musica italiana guardare spesso al passato, e va a pescare, spesso, a piene mani nelle atmosfere anni ‘80, i Vostok con il loro album “Smania” ci riportano alla fine degli anni novanta con il loro sound energico, fatto di ritmiche spesse e chitarre possenti.
Il disco si apre con “Ridatemi Novembre”, sicuramente il pezzo migliore di questo lavoro. Un Brano che da una fotografia precisa della direzione presa dalla band; sound potente, testi immediati e ritornelli che sembrano veri e propri slogan che ti restano nella testa
Nelle restanti 8 tracce il copione si ripete, quasi sempre, senza però riuscire mai a replicare il brano di apertura.
I testi a volte risultano un po’ forzati e banali, e il sound per quanto piacevole, costruito su di un bel mix di energia e melodia, alla lunga risulta un po’ monotono, specialmente la ritmica delle chitarre, avendo l’effetto di appiattire un po’ il disco.
Ed è questo il vero difetto di “Smania”; durante le nove tracce che lo compongono manca qualche guizzo, qualche scelta un po’ azzardata che ne avrebbero fatto un album di esordio davvero notevole. E dispiace soprattutto ascoltando “Boban”, brano ironico e dalla struttura leggermente differente, che dimostra come i Vostok potrebbero osare qualcosina in più.
Siamo comunque al cospetto di un buon lavoro, considerando anche il fatto che è un'opera prima, che è davvero un ottimo biglietto da visita per questa band.
Le premesse ci sono tutte, adesso arriva il difficile. Io intanto porto la macchina a lavare, e mi ascolto l’ultimo cd di IoSonoUnCane
Brani migliori: Ridatemi Novembre, Boban
VOSTOK (indie rock)
album “Smania” (Manita Dischi, edizioni Manita Dischi / La Clinica Dischi) - 4 gennaio
© Luca Cameli