Non si può sopravvivere al Natale, e chi afferma il contrario, non ha mai veramente festeggiato questa insidiosa ricorrenza.
Nessun dolce è mai al sicuro dai canditi, così come ogni armadio non è al sicuro da qualche brutto maglione pronto per esser regalato da qualche lontano parente dimenticato anche dall’albero genealogico. Ogni anno i preparativi iniziano sempre prima e con sempre più arroganza. Perfino la neve quest’anno si è fatta viva con largo anticipo, lobotomizzando tutti e rendendo più accettabili lucette per strada e panettoni ai supermercati. Resta il fatto che il Natale arriverà anche nel 2017, e che non ci sarà scampo neanche questa volta,a meno che non stiate preparando un valido piano di attacco – o per meglio dire, di difesa. Un vero e proprio kit di sopravvivenza all’atroce festività alle porte.
Niente che tiri su il morale o che vi faccia esclamare oh che bello festeggiare il Natale!, quanto più una sorta di facciamola finita in fretta.
Se qualcosa ci disgusta, tanto vale rincarare la dose fino a richiedere l’uso della citrosodina – immancabile compagna di tutte le festività che si rispettino. E se qualcosa, come il Natale, ci mette depressione perché alla fine i regali se li beccano solo i più piccoli e col cavolo che il mondo diventa un posto migliore, perché non lasciarsi trasportare dal disagio e da una festosa tristezza?
Immancabile per entrare nel giusto mood, la sigla di apertura de Il Canto di Natale di Topolino. Mettetela a ripetizione fino a quando il vostro cuore non comincerà a dare segni di cedimento o di infarto — se non avete mai visto Il Canto di Natale di Topolino prima vergognatevi e poi andatevi a leggere una breve recensione.
Sedetevi ora comodi sul divano e avvolgetevi in uno o più strati di plaid possibili. Più sono pacchiani e più il vostro cuore tenterà di smettere di battere il più in fretta possibile.
Ora le opzioni per farla finita in fretta, sono diverse. Se però siete delle persone creative e morire di semplice infarto prenatalizio non fa per voi, potrete prendere spunto da un bellissimo libro illustrato Altri coniglietti, altri suicidi disponibile, per i più pigri, anche in versione kindle. Non vi serve che vi spieghi di che cosa parla.
Se riuscirete a resistere a tutti i modi per farla finita perché alla fine il Natale sta iniziando a piacervi, vi consiglio di sfidare l’infarto che vi siete evitati poco fa, con la visione di una delle scene natalizie più tristi che il cinema abbia mai visto, sempre gentilmente offerta da Il Canto di Natale di Topolino.
Se anche il piccolo Timmy e la sua stampella non saranno riusciti nell’intento di farvi sciogliere come un gelato nel forno – chi mette i gelati nel forno? - allora siete davvero degli ossi duri e la gioia del Natale si sta impossessando anche della vostra parte più cinica.
Non disperate, nulla che non si possa ammazzare con un buon vino rosso, della vodka o un buon pan di Natale. Magari riuscirete a scampare all’infarto, ma il diabete non ve lo toglierà nessuno.
Infine, se Il Canto di Natale di Topolino, Altri coniglietti, altri suicidi, il plaid coi cagnolini, la vodka e il pan di Natale, non vi avranno condotto al più totale abbandono di voi stessi, allora per voi non c’è più niente da fare. La magia del Natale ha preso il vostro cuore e ne ha fatto una ghirlanda di pigne e lustrini.
Ma mi raccomando, se avete proprio deciso di cedere, cedete con più stile possibile – e coi capelli cotonati.
© Mara Munerati
Grafiche di Giacomo Di Niro