"Mi interessa capire cosa c’è dietro e cosa hanno da dire le persone che incontro e fotografo. Il ritratto è un’occasione unica di poter rendere pubblico il mio punto di vista. E quando ritraggo un personaggio, cerco di raccontare la mia percezione sulla sua essenza, prima che sulla sua immagine"
- Alessandro Dobici
“Vent’anni di fotografia” che si inaugura il 3 giugno 2017 a L’Avana presso l’Istituto Cubano de Amistad con los Pueblos (ICAP), l’organismo ufficiale cubano, fondato nel 1960, che mantiene i collegamenti con le associazioni di solidarietà di tutti i Paesi del mondo.
Per la prima volta nella sua storia una Istituzione cubana accoglie e celebra l’opera di un artista italiano.
La prima mostra antologica di Alessandro Dobici è un progetto espositivo curato da Giuliana Scimé, una delle più conosciute e autorevoli storiche e critiche della fotografia. E, non avrei saputo descriverlo meglio se non che con le sue parole.
“L’indagine di Dobici è rivolta essenzialmente all’individuo. Ritratti in studio e personaggi ambientati nella natura. I soggetti, isolati e strappati dal loro contesto sociale, per indirizzare l’attenzione sulle loro caratteristiche più intime. Nei volti di quelle celebrità o personaggi anonimi, grazie alla sua capacità introspettiva, sa cogliere l’attimo, il moto, l’espressione in cui l’esperienza ha lasciato i segni della condizione umana, comune a tutti noi. I grandi paesaggi, con sconfinate vedute, e gli scorci urbani, situazioni ambientali opposte che, tuttavia, rappresentano l’habitat dell’uomo, sono gli altri temi che Dobici affronta con singolare qualità estetica, e coerenza di ricerca.”
Centotrenta immagini in bianco e nero che offrono una panoramica del lavoro di Dobici attraverso i luoghi, i volti di gente comune e famosi personaggi della cultura, dello spettacolo e dello sport, dalla metà degli anni Novanta ai nostri giorni.
In mostra alcuni ritratti realizzati dall’artista nel corso delle sua carriera, ad esempio: Claudio Baglioni, Daniele Liotti, Roberto Benigni, Bernardo Bertolucci, Sabrina Ferilli, Alessandro Gassman, Giancarlo Giannini, Roberto D'Agostino, Valeria Golino, Bigas Luna, Olivier Martinez, Virna Lisi, Francesco Totti e molti altri.
Un altro tema caro ad Alessandro Dobici è il paesaggio, vedute a perdita d’occhio di dolci colline e morbide vallate che egli restituisce in tutta la loro naturale armonia.
Una sezione particolare è dedicata alle recenti immagini che Dobici ha ripreso nell’isola di Cuba in magici b/n che restituiscono tutta la semplice bellezza delle genti e dell’ambiente.
Il complesso del lavoro di Alessandro Dobici ha affascinato il direttivo dell’Istituto Cubano de Amistad con los Pueblos che per la prima volta accoglie e celebra l’opera di un artista italiano e il suo legame con l’isola.
In attesa che la sua mostra viaggi per il mondo e approdi in Italia, andrò a gustarmela anche per chi non potrà.
3 | 30 Giugno 2017 - L'Avana - CUBA
Instituto Cubano de Amistad con los Pueblos
Avenida Paseo, No. 406,
Entre 17 y 19, Vedado, La Habana
www.icap.cu
Il Fotografo
Alessandro Dobici nasce a Roma il 14 dicembre 1970.
Ha otto anni quando, d’estate, sua madre gli chiede di ritrarla in quello che è il luogo delle loro vacanze da sempre, Capodarco di Fermo, nelle Marche. Alessandro prende in mano la macchina fotografica per la prima volta, è subito attrazione.
Dieci anni dopo, per il suo diciottesimo compleanno, quando riceve in regalo dai due fratelli maggiori un sassofono elettronico, non ha esitazioni: lo cambia con una reflex, una Yashica fx3 - 2000. Con quella, comincia a riprendere fotografie tutte le volte che può, prediligendo alle persone paesaggi e oggetti.
«All’inizio fotografavo solo paesaggi perché non volevo interagire con le persone. C’ero solo io, il mio obiettivo, nessuno poteva vedere ciò che guardavo. Poi col tempo ho capito che fare fotografie poteva essere il più importante, gratificante e bel modo di esprimere me stesso e di conoscere gli altri».
Nel 1993, grazie a uno dei fratelli, ottiene un incontro con il noto fotografo Giovanni Cozzi e diventa il suo assistente. Lascia il laboratorio di cui nel frattempo era divenuto responsabile. È nello studio di Cozzi che impara che cos’è e come si gestisce un set fotografico. Da allora, Dobici si impone come ritrattista, amato dai più noti personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura e della politica.
Nel 2001 fonda a Roma il Contents Studio, uno spazio polifunzionale di 500 mq.
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© Elisa Marchegiani