“Roma è l’anagramma di Amor”, direbbe un turista distratto alla sua prima visita nella Città Eterna.
Non che sia falso, per carità. Ma la Capitale vale ben più di un detto popolare e di un amore fugace che duri il tempo di una villeggiatura.
Roma è Casa. A prescindere dai tuoi natali.
Poco importa che tu ci sia nato o ti ci sia trasferito per necessità o virtù, Roma riesce a conquistarti come le lasagne di tua madre e a donarti quella stessa nostalgia che si prova pensando ad un pranzo domenicale di famiglia. Chiassosa e confusionaria, litigiosa e sfiancante, ma che alla fine ti riprende sempre tra le sue braccia. Come una famiglia.
Roma è una domus, un casale dai toni accesi pieno di stanze abitate da personaggi strampalati come in un film di Wes Anderson.
Roma è il profumo di cornetti e caffè al mattino presto per le vie di Trastevere che sentiresti in cucina, le discussioni in metro, tra automobilisti nel traffico, al mercato di Porta Portese che accenderesti in camera da letto con tuo marito/tua moglie per non farti sentire dai tuoi figli. Roma è il balcone della sala che dal Gianicolo si affaccia sul mondo, la convivialità delle cene in giardino nel parco di Villa Ada e il caos alcolico delle feste sul Lungotevere che organizzeresti in soggiorno.
Ebbene, come in tutte le case in questo grande salone ci sono una poltrona, un lume, uno stereo o lettore vinile come mura del tempio eretto all’immersione nei mondi e alla meditazione.
Nella Città Eterna questo tempio prende il nome di “Piccolo Festival delle dieci notti”, innalzato dal 26 luglio al 4 agosto tra le poltrone-mura del Bibliobar nell’angolo lettura del Lungotevere Castello a Castel Sant’Angelo.
Organizzato dalla Fondazione Italiana Invito alla Lettura, per dieci notti il festival farà accomodare i suoi ospiti sulle poltrone del loro salotto all’aperto, permettendo al pubblico di lasciare libero spazio a sogni e visioni durante i reading di Maestri come Calvino, Buzzati e Flaiano per la Letteratura italiana, e Bukowski, Hemingway e David Foster Wallace per l’omaggio alla Letteratura statunitense.
Peculiarità dell’edizione di quest’anno è, infatti, il cannocchiale puntato dal balcone verso il mondo verbale e sonoro al di là dell’Atlantico, la scelta degli U.S.A. come maestro di cerimonie per un gemellaggio letteral-musicale con il nostro Paese.
Per dieci notti ogni lettura, eseguita alle 21.30 da Michele Botrugno con la regia di Alessandro Carbone, precederà un concerto alle 22.30 di jazz e del nativo americano blues in formazioni di duo o trio per mantenere fede all’intimità del tempio.
Tanti gli artisti di fama internazionale che si avvicenderanno sul palco: il sassofonista “Sax” Gordon Beadle, uno dei riferimenti mondiali dell’ R’n’B, in concerto insieme al chitarrista nostrano Luca Giordano, The Hay Bale Stompers, Lino Muoio Mandolin Blues, Kozmic Blues, Rico Blues Combo, River Blonde e tanti altri.
Il Piccolo Festival delle dieci notti, quindi, ci invita ad accendere lo stereo, ad aprire il libro e a sprofondare tra i braccioli del divano per sognare ad occhi e cuore aperti i mondi lontani dentro di noi.
Come in un vero e proprio soggiorno.
Per i dettagli sul programma del festival: www.piccolofestivaldellediecinotti.it
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/160751147674756/
Federazione Italiana Invito alla Lettura: www.invitoallalettura.org
Piccolo Festival delle dieci notti:
Dal 26 luglio al 4 agosto
Post festival dal 5 al 7 agosto
@ Bibliobar, Lungotevere Castello – Castel Sant’ Angelo, Roma
Ingresso gratuito
© Isabella Di Bartolomeo