"È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”. Antoine de Saint-Exupéry
Ciao Laura e benvenuta tra i morsi quadrati! Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
Ciao a voi di Crunched! Sarà una storia già sentita, ma ho cominciato a disegnare sin da quando ero bambina. Adoravo (e adoro tuttora) i personaggi Disney e il mondo delle fiabe. Era il mio modo di passare le giornate, e di poter entrare nelle storie di "carta" e dei film d'animazione.
Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
La frase che ho scelto, tratta dal libro "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry, è un modo elegante e descrittivo per rappresentare con parole l'impegno profuso, al fine di rendere speciale la propria opera creativa. Il tempo impiegato è necessario per la crescita personale di ciascuno di noi, non solo nel campo dell'illustrazione, ma in tutte le attività della vita, anche quelle quotidiane.
I personaggi che ritrai sono sintetizzati da linee nette e pulite. Pensi che lo stile stesso del disegno sia un modo per comunicare, insieme alla scena ritratta?
Lo stile del disegno necessariamente comunica, interpretabile dal vissuto dell'osservatore. La ricerca del dettaglio è un modo per soffermarsi sulla pagina o sul foglio, facendo in modo che chi osserva rimanga immerso nella storia che illustra. Mi ricordo qualche tavola di Hugo Pratt, analizzata da Daniele Barbieri ne "I linguaggi del fumetto", medium comunicativo che mi lega particolarmente: "Dal disegno al tratto ricco di minuscoli dettagli (linea modulata), Hugo Pratt è passato alle macchie di colore e alla linea piatta- il suo obiettivo è cambiato, dalla rappresentazione spasmodica della scena all'introspezione dei personaggi". Meno elementi grafici da digerire e più sensazioni ed emozioni da metabolizzare.
Hai una laurea in architettura, sei approdata al mondo delle illustrazioni successivamente o hanno sempre fatto parte del tuo modo di esprimerti? C’è una correlazioni tra i tuoi studi e il modo in cui i tuoi disegni prendono forma?
Il mondo dell'illustrazione è arrivato successivamente, nel periodo tra la laurea triennale e la specialistica. Prima avevo abbandonato pastelli e matite, per dedicarmi a tutt'altro. Ritornare al disegno e il realizzare illustrazioni è nato per caso. Mio padre mi disse che c'era un concorso per fumettisti ed io preparai le tavole. Avevo del tempo a disposizione e mi è sembrato un buon modo per riprendere in mano la matita in modo del tutto libero! Fortunatamente durante gli studi c'era la possibilità di esercitarsi con schizzi e disegni per via degli esami di progettazione e di disegno dal vero. Dopo il concorso per fumettisti iniziai a preparare dei miei personaggi, ed è così che sono nate le Janas, le piccole fate della Sardegna, e continuo tuttora ad incrementare la collezione! Ho partecipato ad altri concorsi d'illustrazione e ho notato le grandi potenzialità del mezzo espressivo. Le mie illustrazioni e il modo con cui preparo le tavole dei fumetti è legato ai miei studi, poiché il processo creativo è simile. È come progettare un edificio o un elemento costruttivo. Si parte dal progetto preliminare a quello esecutivo similarmente alla creazione di una illustrazione o di una tavola a fumetti. Le analogie tra i diversi linguaggi, quello dell'architettura e quello del fumetto, partendo dal disegno in generale, le ho descritte nella tesi: i due mondi non sono così lontani!
C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Non ho uno scrittore o un artista preferito, poiché tutto ciò che può dare un'ispirazione per me è linfa vitale! Se proprio devo sceglierne uno o due, amo le illustrazioni di Lorenzo Mattotti e di Yuko Shimizu, sono una fonte inesauribile d'inventiva! Adoro i libri di Jules Verne, soprattutto "Il giro del mondo in 80 giorni", e naturalmente "Il piccolo principe"! In questo periodo sto leggendo molte graphic novel, per osservare il modo in cui comunicano gli autori. L'ultimo che ho letto è "More Fun" di Paolo Bacilieri e devo dire che le sue sperimentazioni grafiche sono fantastiche!
Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni? Capita spesso di ascoltare musica quando realizzo i miei disegni: la scelgo a seconda dello stato d'animo del giorno. Non ho un genere preferito, poiché dipende dal momento: passo dalla musica italiana al soul, dalle colonne sonore dei film alla musica rock.
Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
Innanzitutto grazie a voi per l'intervista! Siete magnifici! Ci sono dei progetti in ballo, "segretissimi", che non posso rivelare perché sono molto scaramantica. Auguratemi buona fortuna!
Buona fortuna Laura e grazie! Noi ti continueremo sicuramente a seguire
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