“Non dirmi quanti anni hai, o quanto sei educato e colto, dimmi dove hai viaggiato e che cosa sai". Maometto
Ciao Daniela e benvenuta tra i morsi quadrati!
Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
È probabile che io abbia tentato qualcosa di simile al disegno anche nel pancione di mia mamma.
Alle elementari il mio maestro iniziò a darmi i voti, oltre che sul compito eseguito, sui disegni che immancabilmente chiudevano la pagina. Disegnare è un bisogno istintivo innato, una possibilità comunicativa importante, un linguaggio che va ascoltato. Io ne sento il bisogno. Ho disegnato a scuola, sulle mani, sui libri, sulle riviste, sulla polvere della auto parcheggiate e sui muri, poi per anni ho disegnato sul desk planner di un ufficio mentre parlavo al telefono con i clienti e mi guadagnavo da vivere. Un dì ho iniziato a disegnare anche di notte e da allora, pur dormendo meno, mi sono risvegliata.
Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
“Non dirmi quanti anni hai, o quanto sei educato e colto, dimmi dove hai viaggiato e che cosa sai.”
Ho scelto una frase di Maometto che rappresenta la perfetta sintesi di quella che dovrebbe essere l’esperienza di vita dell’uomo sulla terra. Un viaggio che ci trasporta e che toglie per dare a volte, ma che ci fornisce un bagaglio di coscienza collettiva fin dalla nascita e che dobbiamo riscoprire. Questa riflessione mi ha suggerito il richiamo rispettoso alla natura, alla “madre” che tutto sa perché è l’origine.
Domanda filosofica: i personaggi, gli animali e le situazioni che disegni provengono tutte dallo stesso pianeta? Oppure c’è un piccolo sistema solare dal quale “prelevi” a seconda dell’ispirazione?
Tra costellazioni, asteroidi, meteoriti, nubi e tutto ciò che lo compone il sistema solare è vastissimo perché attingere solo da un pianeta? Includerei il terzo occhio… la suggestione spesso arriva dall’intuito, un flash che fa capolino senza annunciarsi e che se si riesce a vedere prima che i pensieri lo sovrastino, porta all’idea giusta. Io ho bisogno di nutrirmi e di farlo bene attraverso la fotografia, una bella mostra, un film e le chiacchiere con le mie amiche (con risate sguaiatissime quando è possibile!).
C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Non esisterebbe alcuna forma artistica senza il vissuto e l’esperienza dei grandi maestri del passato, noi rielaboriamo ciò che loro hanno studiato, scoperto, sperimentato. Casorati, Balla, Klee, Gauguin, Raffaello, Picasso ci hanno regalato un immenso patrimonio culturale-artistico, ma mi piace citare in particolare Henri Rousseau perché faceva il doganiere e sognava di diventare il più famoso pittore francese, con la forza e il coraggio di uno dei felini nella giungla di cui era l’artefice.
Tra gli illustratori contemporanei che più mi emozionano: Auladell, Concejo, Quarello, Arsenault e almeno altri dieci tra italiani e non.
Hai partecipato con un’illustrazione al progetto #saveborsalino, la mobilitazione artistica lanciata da alcuni disegnatori italiani per dare voce, all’imminente chiusura dello stabilimento. Pensi che, in generale, una manifestazione di questo tipo possa aiutare a cambiare le cose?
È di oggi la notizia che le opere pervenute per la mobilitazione artistica # save Borsalino faranno parte di una mostra collettiva nella città di Alessandria. Sarebbe fantastico che l’iniziativa voluta da Valentina Frezzato e Riccardo Guasco cambiasse le sorti dell’azienda, di certo le mani di 160 illustratori hanno generato una energia che in qualche modo occupa uno spazio che è reale, tangibile.
Dal 4 aprile, al 6 maggio 2018- palazzo Cuttica, Alessandria.
Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
Ohhh la musica. Io sono piuttosto lunatica, da buona cancerina, soggetta alle fasi della luna. Perciò attraverso trasversalmente i generi musicali, da Piazzolla ai Subsonica, da Pino Daniele a Carmen Consoli, passando dai Massive Attack a Mozart. Poi, quando riesco, il silenzio che è così raro che andrebbe masterizzato.
Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
Ho un paio di progetti libro su cui lavorare, ma sai come si dice…aggiorniamoci più avanti. L’illustrazione è declinabile su molti fronti ed io ho stretto una collaborazione interessante che mi consente di spaziare, aspettiamo di vedere come vestirci nelle prossime stagioni...
Grazie CrunchEd!
Grazie Daniela e a presto! Noi ti continueremo a seguire qui:
Instagram
Behance
Facebook