"Anche la follia merita i suoi applausi " Alda Merini
I sogni sono alla portata di tutti, ma solo i più folli combattono per realizzarli e costruire un mondo - o un sottomondo - alla portata dei sogni che hanno.
"We're all mad here", farebbe eco lo Stregatto dal mondo delle meraviglie oniriche.
Coffee&Bacon, autrice del morso di oggi, di sogni ne ha tanti: far riposare La Morte con un piatto di spaghetti, dare al Sole le sembianze di David Bowie... ma sopratutto Lui, Il sogno. Non facile da realizzare, ma se non potessimo sognare che vita sarebbe?
Scopri con noi chi è Coffee&Bacon e perditi nella follia del suo quadrato di questo giovedì.
Ciao Irene, benvenuta tra i morsi quadrati! Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
In realtà credo di aver disegnato da sempre! Mio padre mi ha raccontato che all’età di due anni mi trovò sulla porta della cucina intenta a disegnarla dalla mia angolazione: chissà, forse la prima volta è stata quella! Non credo che ci sia qualcosa che mi abbia spinta, penso che disegnare sia sempre stata una necessità per me.
Abbiamo girato nel tuo sito Coffee&Bacon, per conoscerti meglio. Ti va di raccontarci di come è nata l’idea di questa art factory e qualche particolare di questa esperienza?
Coffee & Bacon è il prodotto delle mie passate esperienze, il sunto di quello che amo fare. Dopo essermi laureata in Design di moda, ho lavorato diversi anni nel cinema come costumista, per poi in seguito, specializzarmi anche in illustrazione e grafica. Coffee & Bacon è il prodotto di tutto questo: un brand che parla il mio linguaggio attraverso la stampa dei miei disegni su modelli disegnati da me.
L’ idea che sta alla base del brand è quella di proporre l’arte in modo fruibile, attraverso alcune delle sue forme: dall’illustrazione, con la stampa su tessuto e complementi di arredo, alla moda, con la linea di t-shirt e la creazione di costumi di scena, all’arte figurativa, con l’ organizzazione di mostre ed eventi.
Il sogno è quello di creare un tessuto connettivo che unisca artisti di ogni genere, in una factory in cui essi possano esprimersi attraverso tutte le forme d'arte, dalla moda, al design, alla musica. Certo, è un sogno non facile da realizzare, soprattutto in un paese come il nostro, ma se non potessimo sognare che vita sarebbe?
Le tue illustrazioni sono molto particolari sia come tecnica sia come immaginario rappresentato e, parallelamente, come immaginario che riescono a ricreare in chi le guarda. Molti tuoi lavoro sono ispirati a personaggi del mondo musicale, come la serie OMG in cui compaiono artisti come Kurt Cobain, Madonna, Jimi Hendrix: qual è la relazione tra la musica e i tuoi lavori?
Credo che non ci sia niente che mi ispiri più della musica: ha sempre fatto parte della mia vita, sia da ascoltatrice che da esecutrice. La musica è il carburante di tutto: per me è quel mezzo che trasforma le idee in forme.
Siamo rimasti molto colpiti dalla tua rielaborazione dei tarocchi, raffigurati con il tuo inconfondibile stile immaginifico, gotico e teatrale, molto simbolico. In particolare siamo rimasti affascinati dalla carta “the sun” in cui compare David Bowie e dalla carta “the death” in cui compare la scritta “everybody needs a break”. Come sei arrivata alla loro realizzazione? I tarocchi sono una tua passione e il mondo mistico della magia una tua fonte di ispirazione?
Non ricordo di preciso cosa mi spinse ad iniziare la serie dei tarocchi: sono sempre stata attratta dal mondo della magia ma non è mai stata la mia prima fonte di ispirazione. Ricordo però la sensazione che provai quando per la prima volta sfogliai un mazzo e la conseguente necessità di provare ad interpretarlo a modo mio. I tarocchi sono carte potenti, e sono convinta che siano loro a “chiamarti”. I “miei” tarocchi si rifanno ovviamente alla simbologia e al significato di quelli classici, ma per disegnarli mi sono anche fatta guidare molto dall’istinto e dalle sensazioni. Per questo motivo per esempio nella carta Il Sole, troviamo un tributo a David Bowie, mentre nella carta La morte essa è rappresentata in pausa pranzo: perché poverina, un piatto di spaghetti al pomodoro se li può concedere anche lei.
C’è un autore in particolare che ha illuminato o illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Ho sempre amato chi riesce a vedere oltre il primo strato, apparentemente quello più ruvido, per trovare negli strati inferiori, dei sentimenti più puri ed intimi. Questo particolare modo di vedere la vita si riscontra in tantissime forme d’arte, da quella figurativa alla musica, al cinema, alla letteratura. Sono sempre stata attratta da quello che sta troppo sotto, o troppo sopra, da tutto quello che è surreale e grottesco.
Chi mi ha ispirata e continua a farlo sono quindi coloro che riuscivano/riescono a guardare il mondo con questi occhi. Dagli esponenti del grunge, che urlavano contro il sistema trasformando la rabbia in poesia, a registi come Stanley Kubrik o Terry Gilliam o David Lynch, a scrittori come Alejandro Jodorowsky o William Gibson, solo per citarne alcuni.
Alla fine, quello che disegno è un personale viaggio generazionale, attraverso i colori e le forme bellissime del pianeta in cui viviamo, ed anche in quelle di mondi che mi piace immaginare.
Non ci stupirebbe sapere che qualcuno ti abbia chiesto di disegnare un tatuaggio o che ti abbia chiesto di utilizzare uno dei tuoi lavori per quello scopo...cosa ne pensi al riguardo?
Me lo hanno chiesto e l’ho fatto! È un piacere ed un onore quando una persona decide di tatuarsi un mio disegno; è una scelta importante, un cosa che rimarrà sulla pelle per sempre, quindi non posso che ringraziare per essere stata scelta.
Un classicone: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
Attualmente oltre a Coffee & Bacon di cui è uscita la collezione Spring Summer 2017, sto lavorando ad altri progetti collaterali, sempre legati al mondo dell’illustrazione e dell’arte figurativa: e siccome sono diventata scaramantica, posso non parlarne ed incrociare forte le dita? :D
Grazie Irene e a presto, noi ti continueremo a seguire qui:
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