We live in an age when unnecessary things are our only necessities. Oscar Wilde
Ciao Rosa Maria e benvenuta tra i morsi quadrati!
Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
Ciao, ho cominciato a disegnare fin da piccola, mi piaceva disegnare su qualsiasi supporto, la motivazione che mi spinge tutt'ora a dedicarmi al disegno è sempre stata il piacere di farlo e di dar vita a qualcosa di bello e significativo per me e gli altri.
Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
Ho scelto tra le tante frasi quella di Oscar Wilde perché adoro i sui lavori e la sua filosofia , ma ho sentito mia quella frase perché mi sento di appartenere ad una società che non rispetta i reali bisogni dell'essere umano come parte integrante della natura, ma che ci condiziona a far propri bisogni che non sentiamo come genuini, ci è stato detto che la tecnologia può metterci in contatto con gli altri o ancora offrirci nuovi modi di lavorare, di conoscere nuovi mondi, dimenticandoci che alcuni bisogni come il contatto fisico e la presenza di persona sono fondamentali per l'uomo e non potranno mai essere sostituiti da un mezzo così freddo che a lungo andare genera solo frustrazione. Nel mio disegno infatti ho rappresentato una ragazza nuda che simboleggia la verità e la rinuncia a oggetti non essenziali prodotti dall'uomo.
Il tuo stile è basato su colori tenui che ricoprono lo spazio dentro e fuori il soggetto ritratto. Scegli istintivamente quali toni abbinare o fai esperimenti prima di scegliere l’impostazione di una nuova illustrazione?
La scelta del colore è dettata dai significati che voglio attribuire al tema illustrato, di solito uso il verde che rappresenta la vita e la natura, il giallo forza e allegria il rosa e il blu tenerezza e malinconia, la scelta dei colori non è mai casuale, mi piace comunicare attraverso di esso.
C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Sì sì, ci sono molti artisti che hanno implicitamente influenzato il mio stile, ne cito solo alcuni: Fernard Lèger, Klimt, Chagall, Bosch, adoro i dipinti di Lèger perché disegna spesso soggetti usando una linea morbida e toni molto colorati, Chagall perché i suoi lavori sono pura poesia, le donne di Klimt mi attirano per la loro sensualità, dei dipinti di Bosch adoro la simbologia e la stravaganza dei personaggi ritratti.
I tuoi lavori ritraggono di volta in volta una nuova protagonista. A chi appartengono questi volti? Sono immaginari o provengono da incontri reali? Ce n’è qualcuno a cui sei particolarmente affezionata?
Le figure che rappresento sono una raffigurazione dei miei se infantili e adolescenziali, sono figure dolci che spesso ritraggo ad occhi chiusi come se fossero in attesa di qualcosa o in ascolto del loro mondo emotivo lo sfondo è una cornice piena di simboli che offre protezione e comunica con l'interlocutore. Sono affezionata ad ogni mia immagine ritratta nelle illustrazioni, forse mi sento più affine alle figure malinconiche e pensierose che ritraggo spesso.
Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
Adoro la musica allo stesso modo dell'arte pittorica, lei accompagna sempre il mio lavoro, mi piace ascoltare diversi generi in base anche all'umore del momento, i miei cantanti preferiti sono i Rem.
Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
Sto lavorando per alcune riviste e newsletter, mi piacerebbe illustrare in futuro un libro di racconti per bambini e adolescenti.
Grazie Rosa Maria e in bocca al lupo per tutto!
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