(c) grafiche di Martina Masottii - illustrazione di Kahnnella
La parola Natale gli faceva passare la voglia di fare colazione.
Aveva quel rigurgito di quando scorgi uno scarafaggio in giro e sei costretto a tollerarlo fin quando non lo vedi scomparire.
Così le persone diventavano completamente folli e compravano lampadine, pupazzi stupidi, maglioni con disegni imbarazzanti, per non parlare del classico Babbo Natale che assalta ogni balcone. È un invito alla delinquenza, è un'indecenza che andrebbe punita dalla legge. Vogliamo parlare di tutti quei dolci appiccicosi da diabete? I regali, poi... se le persone fossero normali risparmierebbero i loro soldi. Invece no, non solo non risparmiano i loro soldi, ma vengono puntualmente ogni Natale, a piagnucolare chiedendo pietà.
Il signor Scrooge gestiva l'industria numero uno nel settore della gomma. Aveva delle responsabilità, non gli restavano tempo e voglia per ascoltare le lagne dei nullafacenti: “Non mi licenzi, ho moglie e tre figli. Lavoravo da dodici ore...” ma la negligenza sul lavoro era intollerabile.
“Qui mi risulta che lei si è addormentato sul luogo di lavoro per ben cinque minuti. Chi è povero non dovrebbe riprodursi”, rispose soddisfatto di aver ridotto le uscite, assumendo un ragazzo più giovane il cui contratto non sarebbe arrivato a Capodanno.
Quella sera andò a dormire, ma non furono sogni tranquilli. Ricevette la visita di tre spiriti: il primo gli mostrò il passato, il secondo lo condusse a vedere il presente e il terzo gli mostrò il futuro.
Vide la sua tomba piccola e povera, in cui veniva scesa una bara scassata e ristretta. Si affacciò e al posto della terra vide le fiamme dell'Inferno. Terrorizzato supplicò lo spirito di dargli una seconda occasione e che avrebbe aiutato il prossimo.
Lo spirito acconsentì ma gli sembrò una faccenda troppo semplice. Si era già lamentato con il superiore su queste conversioni a convenienza. Il mondo resta brutto, le persone dovrebbero impegnarsi ogni giorno per renderlo migliore.
La mattina di Natale il signor Scroodge non si svegliò affatto. Inspiegabilmente i sistemi di sorveglianza rimasero disattivati e una banda di ladri vestiti da Babbo Natale lo uccise e gli svuotò casa.
Scroodge finì dritto all'Inferno. Si svegliò in una sala parto, con intorno un sacco di persone dalle facce strane. Ma non sapeva che sua madre faceva la cassiera, aveva perso il lavoro per metterlo al mondo; a suo padre era appena stato augurato buon Natale il giorno prima, con un licenziamento con i fiocchi. Maledetti poveri che si riproducono...
© Federica Forlini
© illustrazione di Kahnnella