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Un paio di anni fa una carissima amica libraia mi ha fatto conoscere i romanzi della NN Editore e da quel momento, per la casa editrice e le sue storie, è stato vero amore. Da allora apprezzo il coraggio con cui pubblicano romanzi con stili particolari e scritture ricercate. Storie al limite e poco convenzionali. Copertine stupende e formati cartacei deliziosi.
Ma come in tutte le grandi storie d’amore, non possono mancare le crisi e i tempi bui. Per me, questo periodo buio, è stato il tempo di lettura di "Papi" di Rita Indiana, uscito nel settembre 2017.
Anche questa volta è stata la trama a colpirmi e la bellissima copertina.
"Papi" è la storia di un papà raccontata attraverso gli occhi della propria bambina. Questo Papi è un eroe, questo Papi fa sempre regali costosi, questo Papi è il migliore di tutti. Ma questo Papi ha anche tante fidanzate e passa sempre troppo tempo lontano. Papi ogni tanto muore, ma poi telefonano e dicono che è ancora vivo. Papi è stato anche in prigione, ma poi Papi torna sempre. Torna con tante macchine, tante nuove fidanzate e tanti nuovi regali.
Non serve dire che questo Papi ha un lavoro che non è nel tutto legale, ma agli occhi della propria figlia, lui resta sempre e solo il miglior padre del mondo. Ed è questo suo ripeterlo in continuazione che mi ha reso la lettura faticosa e al limite del disturbante. Brevissimi paragrafi che si rincorrono per delineare una figura in continuo e precario equilibrio tra bene e male, tra marcio e misericordia, tra amore e odio sconfinato.
Tanti, troppi Papi scritti e riscritti, elencati e gridati così forte da uscire dalla pagina, tanto da ritrovarsi a sentire la voce di quella bambina che vorrebbe il proprio padre tutto per sé. E forse l’intento della scrittrice era proprio questo: sottolineare l’ossessione di una figura paterna evanescente, di un sentimento confuso eternamente in bilico. Una sorta di diario dove eventi reali e inventati si mescolano creando però, a mio avviso, un po’ troppo scompiglio.
Ma la testa e il cuore di una bambina, non sono forse questo?
Per quanto mi abbia colpito per stile e trama, non mi sento di consigliarlo a tutti. È un libro faticoso, poco immediato, che necessita di molte pause per essere assimilato e per riuscire a proseguire nella lettura.
Ma non sarà comunque questa piccola crisi a incrinare il rapporto che ho con i libri della NN Editore. Stavolta non ha funzionato ma dopo ogni litigata, se è vero amore, torna sempre la pace.
Alla prossima lettura.
Papi | Rita Indiana
Copertina flessibile: 173 pagine
Editore: NN Editore (5 ottobre 2017)
Collana: La stagione
Lingua: Italiano
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© Mara Munerati