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C’è un posto spaventoso in ognuno di noi.
Una dimensione parallela tanto affascinante quanto terribile e piena di insidie nascoste.
È una cosa che crediamo di poter controllare, quando in realtà è lei che controlla noi.
Sto parlando della mente umana, la nostra più grande alleata e la nostra più acerrima nemica, il bianco ed il nero che regolano le nostre vite, il potere decisionale della nostra intera esistenza.
Sono sempre stata incline alla curiosità e al desiderio di studiare i meccanismi della mente e anche se poi ho preso un’altra strada questa inclinazione mi è rimasta. Quando ho sentito parlare di “Nel sonno della ragione”, edito da Shockdom, non ho proprio esitato a procurarmelo e divorarlo.
Una storia e diciannove illustrazioni conducono lungo un percorso quasi “dantesco” nei meandri della mente dove le tappe, o interni come nominati in maniera quasi ossessiva all’interno delle pagine, sono rappresentate da diciannove disturbi mentali.
La storia di Claudio Cicciarelli è una sorta di lettera/diario che racconta il viaggio di un anonimo esploratore della psiche.
La lettura è immersiva, non solo a causa dell’assenza di una protagonista definito, ma anche grazie soprattutto alla curiosa scelta grafica di far apparire agli occhi dei veri fogli ingialliti scritti a macchina, con tanto di parole sottolineate e cancellature (una scelta che mi fa tanto pensare all’amato Dracula di Bram Stoker, nella fattispecie al diario del dottor Seward che snocciola l’analisi di Renfield *sospiro di ammirazione e gioia*).
Claudio si avvale, poi, di diciannove illustratori per dar vita ai mostri degli abissi.
Ogni disturbo mentale è rappresentato come una creatura mostruosa e, nella maggior parte dei casi, pericolosa. La storia segue uno stampo mitologico e, allo stesso tempo, ricorda la struttura del viaggio di Dante negli inferi. Fra nebbie fitte, fiumi e fortezze nere costruite fra i boschi della percezione, il protagonista, che altri non è che il lettore stesso, si immerge in un mondo che lo considera una minaccia esterna e che farà di tutto per soggiogarlo.
È la paura dell’ignoto che fa da burattinaia quando si parla di disturbi mentali, la quasi totale imprevedibilità delle reazioni. E questa burattinaia ci tiene incollati alle pagine senza lasciarci quasi respirare, fra schizofrenia e ossessione, bipolarismo e ansia è quasi impensabile non captare tutto sulla propria pelle.
C’è quasi da chiedersi se è possibile chiudere il volume e dichiararsi uguali a quando lo si è aperto la prima volta. Noterete forse degli strani tic, alcune assurde visioni che prima non avevate.
Bisogna correre il rischio anche perché non ci si può assolutamente privare delle illustrazioni.
Fra i diciannove illustratori troviamo parecchi nomi già conosciuti (Giulio Rincione, Stefano Simeone, Francesco Dossena e AkaB per citarne alcuni) ed è sorprendente come, nonostante gli stili fondamentalmente e volutamente molto diversi, si riesca a trovare una specie di armonia nel caos.
Ecco sì, questo libro rappresenta l’armonia del caos mentale.
La corsa, la resa, la fuga, il ritorno, la consapevolezza.
Un mix di emozioni e colori, di angosce e speranze.
Lasciatevi cadere.
Non c’è vergogna nel cadere, se nessuno ti guarda.
Nel sonno della Ragione
Edizione: Shockdom
Collana: Fuoricollana
Pagine: 144
Stampa: colore
Rilegatura: Brossura
Serie: Volume unico
Lingua: Italiano
Compra su: Amazon
lllustrato da: Giacomo Pilato, Tiziano Angri, Arturo Lauria, Daniele Castellano, Alberto Ponticelli, Stefano Simeone, Ausonia, Margherita Morotti, Armando Rossi, Francesco Dossena, Alberto Pagliaro, AkaB, Giulio Rincione, Maurizio Rosenzweig, Misstendo Giallo, Darkam, Nathalie Cohen, Dario Panzeri, Marco Fontanili.
© Giulia Cristofori