Torto Marcio di Alessandro Robecchi
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Ritroviamo Carlo Monterossi, autore prossimo alle dimissioni di un programma televisivo molto trash. Ritroviamo lui, appassionato cultore di Bob Dylan e poi il vicesovraintendente di polizia Tarcisio Ghezzi, Oscar e Katrina…una compagnia ormai consolidata.
Ritroviamo Milano, gli echi degli anni di piombo, case abusive, spacciatori e tre morti sui quali pesa sopra un sasso. Sì, l’assassino firma i suoi delitti lasciando sui cadaveri una piccola pietra.
Indicato per coloro che hanno le idee chiare, quelli che sanno sempre ciò che è giusto o sbagliato. Quelli che dividono ogni cosa in bianco e nero, sì e no, zero o mille, destra e sinistra. Quelli che non hanno mai un piccolo dubbio.
Ecco, dopo la lettura ne usciranno ridimensionati.
Titolo: Torto Marcio
Autore: Alessandro Robecchi
Editore: Sellerio
Pagine: 412 pp.
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Il Paradosso del Controllore di Gonzalo Hidalgo Bayal
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In una stazione senza nome di un paese sconosciuto, una sera di novembre un uomo scende dal treno per comprare una bottiglia d’acqua. Nel bar si attarda un po’ troppo e il treno riparte senza di lui, lasciandolo senza bagaglio, senza denaro, senza un’identità.
L’uomo si mette alla ricerca del controllore per avere informazioni su come e quando poter partire ma anche questi è sparito.
Un romanzo metafisico, dalla trama lenta come un treno di campagna e personaggi vividi che sembrano provenire da Macondo.
Indicato per coloro che hanno nostalgia del bianco nero, dei colori virati in seppia, delle piccole macchie di colore, come la banana gialla di pagina 96:
“Sul davanzale, a mezzo metro dal suolo, adagiata su un umido letto di fango, languiva una banana impeccabile…afferrò la banana: matura, gialla, vero tesoro dei tempi andati”.
Tutto il resto, è nero, buio, notte, tenebre.
Titolo: Il Paradosso del Controllore
Autore: Gonzalo Hidalgo Bayal
Editore: Edizioni Socrates
Pagine: 212 pp.
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Anime Baltiche di Jan Brokken
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I personaggi che animano le pagine di questo libro sembrano ancora vivi e camminare lungo le strade di Riga,Vilnius, Kaliningrad,Tallinn.
Conosciamo la famiglia del libraio Jānis Roze, dei due Eizenštein, Michail l’architetto e Sergej il regista. E poi Gidon Kremer e il suo violino, Roman Kacev di Vilnius conosciuto come Romain Gary, lo scultore Lipchitz, Hannah Arendt, von Keyserling, il pittore Rothko, il musicista Arvo Pärt e altri personaggi più o meno famosi, tutti accomunati dall’essere baltici, artisti, spesso ebrei.
12 racconti nei quali ci immegiamo nella neve dei boschi nordeuropei, le case con il tetto spiovente, le persecuzioni, le invasioni naziste e quelle russe.
Da leggere ascoltando Novecento di Paolo Conte, soprattutto Pesce veloce del Baltico.
Un’accoppiata che vi farà assaporare il paradiso, superiore al binomio Mancini-Vialli, Pulici-Graziani o il gelato al gusto di cocco e pistacchio.
Titolo: Anime Baltiche
Autore: Jan Brokken
Editore: Iperborea
Pagine: 472 pp.
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Come viaggiare con un salmone di Umberto Eco
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La giungla del quotidiano non è mai stata così divertente. In questo libricino compatto e dalla copertina minimale ed accattivante, Come viaggiare con un salmone, sono contenuti brevi articoli che Eco ha scritto nel corso degli anni, dal 1975 al 2014, accomunati tutti da un particolare: sono istruzioni. Istruzioni per sopravvivere alla vita moderna, come far fronte ad esempio all'esercito dello spam, ai media, all'idiozia dilagante delle ovvietà. Gli insegnamenti del maestro si celano anche dietro gli eventi più banali, e ci regalano delle salutari risate.
Titolo: Come viaggiare con un salmone
Autore: Umberto Eco
Editore: La nave di Teseo
Pagine: 206
Prezzo: 10€
Il paese delle spose infelici di Mario Desiati
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Siamo a Taranto nei primi anni '90, le descrizioni dei luoghi e delle situazioni sono così vivide e palpitanti di vita che a chiudere gli occhi si potrebbe immaginare la città polverosa, la realtà del Siderurgico, la marmaglia di ragazzini impertinenti sempre in giro per le strade a far gruppo come cani randagi, il pallone sotto braccio, a scorticarsi le ginocchia nei campetti da calcio improvvisati. E uno di questi ragazzini è il nostro protagonista, Francesco detto Veleno, figlio di gente della Taranto bene, attratto dalla realtà degradata dove si incrociano le vite dei suoi compagni di giochi e di Annalisa, la ragazza di cui si innamorerà.
Con questo romanzo Mario Desiati dà prova di enorme padronanza delle parole, che soppesa con accuratezza: riesce magistralmente a passare da uno stile elevatissimo e quasi poetico ad un altro crudo, disturbante, in un pas de deaux tra lirismo e volgarità
Titolo: Il paese delle spose infelici
Autore: Mario Desiati
Editore: Mondadori
Pagine: 221 pp.
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© Paolo Perlini © Christina Bassi