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Mi sono approcciata a questa raccolta con grandi aspettative: titolo intrigante, autore presumibilmente giovane, racconti brevi; tutt'al più, credevo, avrei rischiato di trovare poca omogeneità.
Invece una certa omogeneità c'è, ne devo convenire.
Essenzialmente lo scopo di questi racconti pare sia quello di disgustare il lettore ma in un modo così infantile e grottesco da risultare patetico, superata l'età della preadolescenza. E questo fa una certa rabbia, perché talvolta, nel mare magnum di questo narrare sgangherato, qualcosa di buono traspare, come in "Oggetti smarriti", uno dei pochi che non sfoci nella coprofilia e nell'ossessione per i fluidi organici, in "Reazioni in aria"o "Combinazione vincente", racconti taglienti e irriverenti, ma che sembrano animati da una sorta di spirito critico nei confronti di certe dinamiche sociali, non così banali.
Di 32 racconti, si contano sulle dita di una mano quelli che restano in memoria; gli altri, quando non si dimenticano, si ricordano con un certo fastidio.
Quello che forse più di tutto mi ha amareggiata, di questa raccolta, è proprio la trascuratezza che pervade la ricerca lessicale, la pulizia narrativa, la stessa cura del testo, dell’editing: il racconto "Déjà vu" e "Il rito di Santa Romana Chiesa" sono lo stesso identico racconto ma in due fasi di editing diverse: si tratta di una svista piuttosto macroscopica del curatore di testo.
Sembrano racconti partoriti da una sbronza, da un delirio di onnipotenza, dalla presunzione di essere geniali e di possedere il talento per scrivere qualunque cosa. Purtroppo ritengo che, qualora anche il genio ci fosse, non sarebbe certo questo il modo più intelligente di mostrarlo al mondo.
Forse le nuove generazioni, complici probabilmente social e affini, hanno preso troppo alla lettera l'aforisma wildiano "Bene o male, purché se ne parli", considerando collaterale alla diffusione di un messaggio, il suo contenuto. Si tornasse a considerare la letteratura un'arte, si avrebbe più rispetto anche del proprio pubblico.
L'interpretazione dei sogni di Freud Astaire
Copertina flessibile: 128 pagine
Editore: Gorilla Sapiens (12 maggio 2016)
Collana: Caramella acida
© Erika Casciello