+++++
“Green Park Serenade” è stato uno dei miei primi acquisti alla fiera Più Libri Più Liberi e tre sono stati motivi che mi hanno spinto a comprarloallo stand della Edizioni Pendragon:
1. vedendo la copertina mi è venuto spontaneo pensare: “toh, dal vivo sei più bella”, un po’ come si dice ai personaggi della televisione;
2. di Andrea Malabaila avevo già letto un breve romanzo e volevo approfondire;
3. Andrea Malabaila era lì e mica si può scappare senza il suo libro, o no?
In “Green Park Serenade” ci sono tre amici, Schopenauer, il Bardo e un personaggio senza nome che nel 1998 se ne stanno a Londra per sfuggire agli orali della maturità. Al Green Park conoscono tre ragazze. Ad un tratto succede quello che nessuno vorrebbe: Anne McAllister, una di queste, viene uccisa e Schopenauer si accusa dell’omicidio. Poi, in carcere si suicida.
I due amici tornano a Torino, la loro città. Sono troppo giovani e immaturi per indagare e capire cosa sia effettivamente successo e proseguono le proprie vite con più o meno successo. Dopo quindici anni si ritrovano durante una rimpatriata scolastica.
Le rimpatriate scolastiche non sono così belle come si può pensare. Sono l’occasione per riattizzare vecchie gelosie, stimolare invidie e vedere quanto gli artigli del tempo hanno scavato e sbrindellato i compagni di scuola. In pochi secondi demoliscono i tuoi ricordi e le immagini delle ragazze sulle quali hai a lungo fantasticato. E ti fa sorgere il dubbio: “ma anche loro mi vedono così?”.
.Tuttavia, ti restituiscono qualche certezza:
“Vi siete abbracciati, tu e il Bardo. Senza scambiarvi sguardi sospettosi o parole di circostanza. Non pensavi che ti avrebbe fatto così piacere rivederlo. L’hai guardato e ti è sembrato che fosse quello più simile ad allora, come se il tempo per lui si fosse davvero fermato in quel maledetto ’98. Pettinatissimo, con la solita riga da una parte, un taglio che non passava di moda perché era sempre sembrato fuori moda”.
Io ho la fortuna di non avervi mai partecipato, forse perché a nessuno della mia classe è mai venuta questa insana voglia e se anche succedesse la penserei come il protagonista:
“Se a inizio cena vi chiedevate come avevate fatto a perdervi di vista, a fine cena vi eravate resi conto che vi sareste persi un’altra volta”.
Questo però non succede nel libro. Il protagonista e il Bardo non si perdono e si danno appuntamento per andare a trovare al cimitero il vecchio compagno Schopenauer e a loro si aggiunge il Cantagalli, un compagno che non era molto amato ai tempi della scuola. Ed è proprio quest’ultimo che convince i due amici a tornare a Londra per scoprire cosa sia effettivamente successo. Per saperlo, la cosa migliore è parlare con qualche parente prossimo di Anne MacAllister e sul sito della British Telecom trovano dodici persone con questo cognome. Niente male per una popolazione di otto milioni di persone, basta solo mettersi in cammino e andarle a cercare.
“Green Park Serenade” è tante cose: un giallo, un romanzo di formazione, la storia di un’amicizia fra uomini, riflessioni esistenziali, tutto condito con humor e ironia. È un giallo nel giallo perché oltre alla trama principale l’autore inserisce altri misteri che riguardano direttamente i protagonisti. È un’indagine che scava nei costumi e nelle abitudini dei giovani ed è straordinario - e pure inquietante - vedere come in soli quindici anni molte cose siano cambiate. È altrettanto curiosa la percezione che si ha dei propri gusti musicali (“Credo che gli 883 siano stati i nostri Sex Pistols”, dice il protagonista).
È un libro che scava nel passato e nella propria adolescenza e non tutto quello che viene a galla fa piacere:
“Forse il tuo mondo attuale non era in crisi, ma il tuo passato era devastato”.
Sì, certe cose a volte è meglio non saperle e, per non rovinare le sorprese, pure io in questo caso me ne sto zitto. E mi coccolo questa frase perché so quanto sia vera.
È un libro on the road, un viaggio nella metropoli e un viaggio nel tempo. Il romanzo infatti, rimpalla i capitoli fra questi due periodi estivi.
Temevo di non divertirmi, di trovarlo complicato, perché non ho mai apprezzato le storie che si sviluppano su spazi temporali diversi. Qui invece scorre tutto con fluidità, come se tenessi al polso un orologio con due fusi orari diversi. Di più, come suonare il piano con le mani riscaldate a sufficienza. Ancora di più: come baciare un bacio.
E quindi che aspettate? Vi mettete in viaggio anche voi tra le strade di Londra? Ci sono dodici Mac Allister da interrogare, uno più spassoso dell’altro.
Andrea Malabaila è nato e vive a Torino dove ha fondato la casa editrice Las Vegas edizioni. “Green Park Serenade” è il suo sesto romanzo.
Titolo: Green Park Serenade
Autore: Andrea Malabilia
Editore: Pendragon
Collana: gLam - 8
Pagine: 178 pp.
Uscita: 6 ottobre 2016
Acquista su: Amazon
© Paolo Perlini