Traumi e ferite emotive dell’infanzia sono parte della linfa che nutre le nostre emozioni nell’età adulta
Recensione di Chiara Bianchi
Certi tipi di alberi crescono nel bosco uno vicino all’altro. Eppure non si toccano. Tra una chioma e l’altra lasciano sempre un po’ di distanza, per non invadere lo spazio degli altri. (da Il primo bacio)
Verde è il colore della speranza, dell’età, delle foglie degli alberi. Alberi che crescono timidi e riservati, alle prese quotidiane con la Natura, esposti alle intemperie. L’infanzia dei personaggi di Verdissime, seconda raccolta di racconti di Daniela Gambaro, pubblicata da Nutrimenti, è come la linfa che nutrirà le emozioni nell’età adulta delle giovani vite protagoniste degli undici racconti. E alberi sono le donne agli occhi della protagonista di Verdissime, il racconto che dà il titolo alla raccolta.
Ci sono padri che portano in vacanza le figlie, madri assenti o distanti o malate, ci sono i ricordi d’infanzia di un’adolescente e le dolci prove con i primi amori, i primi baci, ci sono bambini mai nati e possibili gravidanze, c’è la vita e il mondo di una donna che viene dall’Est.
Esperienze vissute, traumi e cadute, ferite emotive da superare. Ambientate in un passato vicino a noi sarà facile riconoscersi tra le pagine e gli stati d’animo delle protagoniste.
Gambaro si muove abile tra la prima e la terza persona, sceglie ancora il racconto per narrare l’essenza delle tematiche che le stanno a cuore. La sua scrittura è morbida ma tagliente, distortamente poetica, a tratti cinematografica. Verdissime è una sorta di prequel di quella prima raccolta di racconti Dieci storie quasi vere (Nutrimenti) che nel 2021 le valse il Premio Campiello Opera Prima, quelle donne ora sono bambine, ragazze, colte nell’affrontare la sfida più grande: crescere.
Anche Uomo Tigre, come il nostro unico cliente, salva bambini orfani e senza speranza dall’afflizione e dalla mancanza di prospettive. Noi, che i genitori li abbiamo, siamo però orfani di una visione più ampia che possa portarci fuori dal mondo dove siamo confinati e dove, a onor del vero, ce la caviamo a meraviglia. (da È l’Uomo Tigre)
Il mio preferito per la struttura: Vermi, scritto come una sceneggiatura, la storia mi ha ricordato una fiaba, quella della piccola fiammiferaia.
Mentre per i contenuti e per la semplicità, direi Linda, nel quale due generazioni si misurano per ceto sociale, provenienza e ruoli ricoperti.
Titolo: Verdissime
Autore: Daniela Gambaro
Casa editrice: Nutrimenti
Pagine: 224
Pubblicazione: ottobre 2024
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