Velut ignis ardens è il motto dei pompieri di Bologna, la città “dotta e grassa”, calda e accogliente, ma che dal dopoguerra in poi è stata anche teatro di efferati delitti, sottotraccia del romanzo di Carlo Ravaioli.
Recensione di Paolo Perlini
In un appartamento di un condominio di via Ugo Bassi in tarda serata scoppia un incendio. Il fuoco non lascia scampo. Sul materasso bruciato ci sono i resti di un corpo umano. Secondo il commissario Oreste Bettini, l’incendio è stato sviluppato dall’anziano inquilino:
«Be’, era anziano, si capisce dalle medicine sul comodino accanto al letto: pasticche per il colesterolo, ansiolitici, medicine per la pressione alta…e aveva il vizio di fumare prima di dormire, come si può constatare dal posacenere di fianco al corpo».
Il commissario Bettini è abituato a risolvere in fretta i casi, del resto, anche il tragico scoppio della bomba in stazione l’aveva inizialmente derubricato come lo scoppio di una caldaia.
Enea Manfredi, il vigile del fuoco arrivato con tutta la squadra per spegnere l’incendio, ha un’opinione del tutto diversa. Non stima affatto il commissario, lo ritiene incapace e non sopporta le sue battute fuori luogo. E poi, quell’uomo carbonizzato non è una persona qualunque: si tratta di Amintore Nardelli, che un tempo fu il suo caposquadra.
E questo è solo il primo caso perché in successione arrivano altre morti, tutte contrassegnate dal fuoco e da una firma lasciata da un ignoto:
“Il fuoco uccide, il fuoco vendica”
Enea Manfredi è un personaggio disincantato, scapolo, si innamora di una ragazza che ha salvato, esagera con le sigarette, infrange il codice stradale, ma è ligio al dovere. Ha rispetto per la vita umana e il coraggio di proteggere e salvare gli altri, mettendo spesso a rischio la propria vita per il bene della comunità.
Ben presto capisce che queste morti sono legate a un episodio preciso, che coinvolge i componenti della vecchia squadra Bologna 15: Nardelli, Verdini, Bergami, Lippi ed egli stesso.
Considerata l’incompetenza del commissario Bettini, tocca a lui indagare, trovare questo sadico, che ammazza i suoi vecchi compagni. Lo deve fare, anche per salvare sé stesso.
Questo romanzo è un mix di generi. Più che un giallo è un thriller ambientato nella città di Bologna e l’autore, tramite i vigili del fuoco, ripercorre in forma di sogni e ricordi i tragici avvenimenti che hanno riguardato la città dal dopoguerra in poi: la strage del 2 agosto, quella dell’Italicus, del rapido 904, il disastro aereo di Salvemini. Non mancano accenni ad altre tragedie nelle quale i Vigili del Fuoco sono stati protagonisti nei soccorsi: il terremoto del Friuli, la diga del Vajont, il terremoto in Irpinia, fino alle due torri gemelle.
Enea: non c’è nome più azzeccato per un pompiere. Come non pensare alle numerose raffigurazioni di Enea che fugge dall’incendio di Troia con il padre Anchise sulle spalle? Ed Enea Manfredi è il giusto nome per questo pompiere/investigatore.
Titolo: Velut ignis ardens
Autore: Carlo Ravaioli
Editore: Argento dorato edizioni
Pagine: 330
Pubblicazione: aprile 2023
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