Una micro-narrativa generazionale, con tante cose care a quei millennials che fanno resistenza con la creatività.
Ce ne parla Maria Teresa Renzi-Sepe
Tender di Federico Riccardo, edito da Edizioni Effetto, è una raccolta di otto storie in stile Topsy Kretts. Per chi non la conoscesse, Topsy Kretts è una rivista letteraria che pubblica racconti, e che si è fatta conoscere negli ultimi anni, soprattutto per la scelta editoriale che la contraddistingue. Per chi invece, come me, è amante del mondo delle riviste online, sarà superfluo aggiungere che Federico Riccardo è proprio il fondatore della rivista.
In Tender – come fa in Topsy Kretts – ci propone il racconto di un precariato sociale ed emotivo in una lingua cruda. Nel libro, però, è forte da un lato l’immaginario degli anni ‘90, dall’altro il contesto post pandemico degli anni ’20 del 2000.
Quando il Covid è arrivato ci ha spaccati in due. Ci ha lasciati ipocondriaci, agorafobici, e con dei brutali istinti di sopravvivenza. Questo si legge, ad esempio, in Apocalisse, Vecchi, e in Mario e io, storie coraggiose che raccontano gli aspetti più codardi di quei momenti di alcuni anni fa. Storie che non è facile trovare in giro, ma soprattutto raccontare, e che il racconto breve di Federico Riccardo riesce a detonare perfettamente.
Molto della narrativa è affidato agli oggetti – robe come i Game Boy, le scarpe Bull Boys o Fabri Fibra. È un aspetto quasi centrale del libro dato che, sia in prefazione che in postfazione, se ne parla a più riprese, attraverso quelle che lui chiama “bonus tracks” ma che sono, a tutti gli effetti, considerazioni di altre autrici e altri autori sulle “tracce” del suo libro.
Quello mi ha colpito di più, però, è la riflessione dell’autore sulla creatività nel racconto Sbucciarsi le ginocchia, una storia in cui molti millennials non possono non ritrovarcisi dentro: da dove siamo partiti e cosa ci ha smossi, cosa ci ha sconvolto il modo di vedere il mondo e ci ha salvato la vita. Quella vita che era troppo perfetta, e che avremmo comunque stravolto, anche senza il millennium bug e la crisi economica del 2008.
Visto che Federico Riccardo è nato negli anni ‘90, con Tender ci ha scritto di come ne stiamo pagando alcune conseguenze e io, nata nel ’92, non posso fare a meno di sentirmi protagonista nella sua micro-narrativa generazionale. Aggrappata, come tutti i protagonisti di Tender, all’ultimo brandello di creatività – la nostra fune di fuga (tanti millennials mi capiranno, altrimenti c’è Google).
Titolo: Tender
Autore: Federico Riccardo
Pagine: 128
Pubblicazione: 15maggio 2024
Editore: Edizioni Effetto
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