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Una novella queer fantasy sulla resistenza, con divinità e supereroi: una miscela per osare.
Ce ne parla Maria Teresa Renzi-Sepe
In Italia, dove Gesù dimora su innumerevoli muri, il serpente è simbolo di tentazione. In Seppellitemi lassù in montagna, in un’Italia all’alba della resa tedesca, il serpente è guaritore, e il suo veleno cura. In questo mondo rovesciato, il protagonista si chiama proprio Veleno: un partigiano che ha il potere di evocare la dea Angizia, antica protettrice delle serpi. Insieme al compagno Rame – di cui è innamorato – alla partigiana Mosca e all’archeologa Irma, è chiamato dagli alleati americani a sventare un’arma nazista. Che ovviamente non è un ordigno, ma una forza antica come il mondo.
Questa novella – edita da Zona42 – oltre che una storia di resistenza, è una storia di supereroi cazzuti che uccidono i “porci nazisti”. In Seppellitemi lassù in montagna, Gesù non c’è, ma gli dèi non sono morti. Sono solo addormentati, tenuti in vita dalle reliquie, e i loro poteri si possono assorbire fino a trasformarti in un X-Men.
Le scelte lessicali sono semplici – soffrendo forse, a volte, la trasposizione che Francesca Tacchi ha fatto dall’originale in inglese (Let the mountains be my grave). Ma sono anche complementari alla velocità della narrazione: le immagini scorrono serrate come in una graphic novel. La lotta fra il bene e il male, fra odiarsi e amare fa da sfondo. E alla fine c’è la boss fight da manuale, con il nemico e con sé stessi.
La storia ti colpisce per il suo ibridismo, ti accompagna nel viaggio dell’eroe senza inciampi. Ha un sapore dark fantasy, a cui Francesca Tacchi aggiunge il gusto eclettico del più antico paganesimo italico, la macro-storia recente, e una trama queer. Seppellitemi lassù in montagna è un sacco di cose insieme, tutte diverse, ma riesce a esserle bene. La miscela giusta per osare.
Titolo: Seppellitemi lassù in montagna
Autore: Francesca Tacchi
Editore: Zona 42
Pagine: 128
Pubblicazione: 7 marzo 2023
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