Multipli forti. Voci dalla letteratura contemporanea | AA.VV.

Multipli forti. Voci dalla letteratura contemporanea | AA.VV.

Una raccolta di compiti in classe su come raccontiamo l’italianità e su quanto questo racconto racconti, in realtà, di noi. Da diciotto alunni di cui avrete certamente già sentito parlare.

Ce ne parla Maria Teresa Renzi-Sepe

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Come la grafica della copertina suggerisce, questo volumetto è una raccolta di compiti in classe sulla letteratura italiana di oggi e sulle sue modalità. Su come raccontiamo l’italianità e su quanto questo racconto racconti, in realtà, di noi. La classe, però, è composta da diciotto alunni di cui avrete certamente sentito parlare. E come a scuola, c’è chi esegue il compito seguendo alla lettera le istruzioni dei libri di testo, chi rielabora il contenuto e chi va un po’ fuori tema. 

Le tracce dei saggi brevi – sei in tutto – sono state scelte dall’Istituto Italiano di Cultura di New York, in occasione del festival letterario Multipli Forti, tenutosi a giugno 2022 sotto la direzione artistica di Fabio Finotti. Le tematiche scelte intrecciano la letteratura italiana contemporanea con l’altro e l’altrove che, in questo caso, è rappresentato dagli Stati Uniti. 

Iniziamo con gli elaborati, editi da minimum fax. Molte sono state le parole spese sul racconto di sé, sulla finzione romanzesca e sull’autofiction, croce e delizia dei giorni nostri. Ce ne parla Teresa Ciabatti, per cui la scrittura tutta è catarsi e gioco di potere; Chiara Valerio, che si racconta in un esercizio da cui traspare un genuino divertimento; Claudia Durastanti, per cui l’autofiction o il memoir somigliano a un viaggio intergalattico dal quale sai che non tornerai più come prima; Walter Siti che ci ricorda quanto la ricerca del sé può essere più politica di un romanzo storico. Romanzo storico delle cui sfide e necessità parla, invece, Nadia Terranova, in riferimento al suo ultimo romanzo Trema la Notte

Altri componenti della classe evocano persone dal passato, perché hanno studiato bene la storia. Elisabetta Rasy omaggia, nostalgica, Alberto Moravia, mentre Lorenza Pieri fa lo stesso con Niki de Saint Phalle e l’influenza che ha avuto nel suo Il giardino dei mostri. Valerio Magrelli propone un’ironica diatriba fra Paul Valéry e Julien Graqc, e Sandro Veronesi fa sfoggio di molteplici esempi letterari per planare, infine, su un tenero saggio di E. L. Doctrow. 

Ci sono anche riflessioni sulla lingua e la letteratura come il vero luogo dell’appartenenza (Alain Elkann, Enrico Rotelli); sulla scrittura che si origina nella destrutturazione famigliare e dagli scontri generazionali (Donatella di Pierantonio); sul racconto – rivendicato – dell’altrove, che per molti è diventato qui e ora (Vincenzo Latronico); su come la scrittura richieda una comprensione semiotica delle emozioni (Edoardo Albinati).

Jonathan Bazzi, invece, scrive della fusione tutta social tra attivismo e letteratura, uno spazio dove gli esclusi si sono organizzati e sono stati riconosciuti. Ma se, da una parte, i social pagano il prezzo della politica, dall’altra sarebbe bello che la letteratura si concentrasse nel rendere quegli stessi esclusi tridimensionali, nel dargli l’umanità che gli spetta. Magari con un escluso antieroe. 

Francesco Pacifico parla del grande romanzo americano come il sapore della possibilità, quello che noi europei sentiamo negato a causa del nostro passato letterario – il disgregamento dell’io, l’analisi, e tanto qualsiasi cosa scriverai l’hanno già scritta.

Emanuele Trevi rivendica la bellezza in quello che il tuo analista condannerebbe a modifica certa. La scrittura può ancora trasformare un disturbo o un atavico senso di colpa in quel superpotere che ci salva dal caos. 

Per concludere, Arianna Farinelli se la gioca con un microracconto, un simbolo, un omaggio alla narrativa americana.

A questi diciotto compiti della classe del 2022 non potrei darei voti: sono tutti ugualmente lodevoli e discutibili. E per fortuna, perché vuol dire che abbiamo ancora tanto di cui parlare. Anche questa è la forza della letteratura: molto è negli occhi di chi legge. E magari, un giorno, costruiamo insieme un razzo (ecosostenibile) che ci porta in un futuro di cui non abbiamo ancora saggiato o che non abbiamo ancora immaginato.



Titolo: Multipli forti. Voci dalla letteratura contemporanea
Autore: Aa. Vv.
Editore: Minimum fax
Pagine: 130
Pubblicazione: marzo 2023
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