di Chiara Bianchi
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Nella crisi siamo tutti a rischio. Come individui. In pericolo. Ma come atomi e molecole siamo al sicuro.
Nella novella Il lettore dell’acqua di Silvia Tebaldi – secondo titolo della scrittrice nella collana I nodi di Zona 42 – si parla di un Guasto con la lettera maiuscola di cui la popolazione sa poco o niente. Sappiamo che è un agosto caldissimo, le tecnologie sono in disuso, darsi del tu è diventato quasi un obbligo sociale, le parole chiave suggerite sono Ricostruzione e Concordia. Consenso e anche Oblio. E sappiamo che i personaggi presentati sono coloro che resistono: Rita nel suo ambulatorio medico, Rui che le fa da autista, Elia il lettore di contatori dell’acqua e Mara una donna che presenta strani sintomi, quali irsutismo, vertigini, angoscia e occhi infuocati, Paola l’infermiera, Reba la donna anziana e zia Regina, una donna dalle mille vite e dalla saggezza sciamanica.
In copertina, la rappresentazione del segno zodiacale dell’Acquario, già portatore di una unione: aria e acqua: un simbolo d’aria che custodisce l’Urna dell’acqua.
Malattie e guasti non contemplano spiegazioni. Succedono, e i cittadini si adattano o annegano. Le acque dei canali della città di Bologna, nelle quali prima si specchiavano i muri dei palazzi e i pezzi di cielo, ora accolgono e trasportano corpi senza vita.
La strana malattia che affligge le donne non depone a favore del sistema lavorativo, nel quale stress, insoddisfazione e meccanicismo quotidiano sono conseguenze di una mancanza di riposo.
La scrittura di Tebaldi è svelta, nervosa, sintetica. Non lascia spazio ai dettagli, ma è capace di allargare lo sguardo sui luoghi – Bologna, appunto, ma anche Ferrara – che, come nelle novelle boccacciane, rivelano l’essenzialità di una cornice conoscibile fatta di spazi, vie, natura.
Acqua, aria, terra e fuoco, i quattro elementi naturali, in un tempo di attesa per l’eclissi, sono i punti di riferimento, assieme al cielo e alle stelle, di questa compagnia di resistenti in cerca di una cura.
Asterismo e sciamanesimo, simboli e tarocchi, stagioni e mesi, umori.
C’è un messaggio di speranza in questo futuro raccontato, dove tutto si crea e nulla si distrugge, ma si trasforma. Un nodo che risiede nella possibilità di unire la scienza al rito, le stelle alla pittura affrescata, attraverso il sogno, il sonno e la cura. Il risveglio.
E mentre siamo qui, nella nostra finitezza e resa e sprofondo e nella nostra forza e nel nostro sparire e durare abbiamo immagini, la processione degli astri, gli arcani maggiori dei tarocchi.
Titolo: Il lettore dell'acqua
Autore: Silvia Tebaldi
Editore: Zona42
Pagine: 120
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