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"Nulla può dormire per sempre; la vita tutto resuscita prima o poi".
di Paolo Perlini
Durante una seduta di agopuntura, con in cuffia gli amati Dakota Suite, Paolo scende nel tempo e nella memoria, attraversa campi, fiumi, colline e terre brulle e alla fine trova Francesca. La memoria lo assale e sii convince che scrivere di lei diventa un dovere.
Allo scadere della mezz'ora la dottoressa gli rimuove gli aghi e lui si ritrova pieno di lacrime: «Non è cosa da ogni giorno imbattersi nell'amore della tua via, morto da oltre vent'anni».
L' accordo. I vivi e i morti, è il terzo romanzo di Paolo Scardanelli per Carbonio editore.
Chi sono i vivi del titolo?
Anna, la moglie del suo amico Andrea. Da vivo era il miglior amico di Paolo, da morto suicida diventa la sua coscienza. Bruno, il figlio di Anna e poi la figlia adottiva Nadia e la moglie Giovanna.
Chi sono i morti? Andrea appunto, dal «temperamento d'un Caravaggio mescolato a quello di Kurt Cobain».
E poi Francesca, compagna di studi, di lavoro ma soprattutto amica di quella sostanza chiamata eroina.
«Heroin, be the death of me / Heroin, it's my wife and it's my life» cantavano i Velvet Underground. Troppo: non si può competere con l’eroina, moglie e vita, e Paolo non riesce a salvare Francesca dall’ autodistruzione.
In un viaggio nel tempo e nei ricordi, l’autore ci conduce in una pinacoteca di immagini, un mappamondo di luoghi, un concerto di suoni.
Kant, Schopenhauer, Goethe, Karol Wojtyla, Rilke, Eraclito, Anna Achmatova, Céline, Mahler, Style Council, Amy Winehouse, Bacon Vermeer e Kurt Cobain. E poi Wagner, Schopenauer, Steve Wonder e John Legend; Cézanne, Pessoa, Francesca Woodman, Baudelaire, Jeff Buckley e l’immancabile Neil Young. Sono soltanto alcuni dei personaggi che l’autore coinvolge nelle sue riflessioni sulla vita, l’amore, il dolore, il perdono, alla ricerca di un accordo, inteso sia come pacificazione, sia come giusta intonazione da dare alle vicende della vita.
Un linguaggio denso che talvolta usa termini desueti quasi prendendoci in giro, affiancandoli con nonchalance a espressioni inglesi. Un monologo, che diventa un dialogo con la propria coscienza, in cui l’autore riesce a mescolare sacro e profano, dotto e popolare, musica classica e rock, colonna sonora di un viaggio tra Catania e Milano; la Grecia con Koufonissi, Santorini, Atene, Delfi, il Pireo, Corinto. Infine una località della Lettonia per l’adozione di Nadia.
Un avanti e indietro nel tempo, occupando tutto il possibile: spazio e mente, come se fosse una partita di calcio totale.
«D'altra parte, di Michelangiolo come Van Basten, di Sacchi Arrigo da Fusignano così come di Erasmo da Rotterdam, ne nasce uno ogni secolo». Si può dire lo stesso di Paolo Scardanelli, almeno in Italia.
Titolo: L' accordo. I vivi e i morti
Autore: Paolo Scardanelli
Collana: Cielo stellato
Pagine: 256
Uscita: 11 novembre 2022
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