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«State a sentire» questa è la voce di Gordon Lish, il temutissimo Captain Fiction
di Chiara Bianchi
In un’intensa intervista del 1997 su ‘New Orleans Review’ alla domanda: «With your fiction you consistently mix the obviously autobiographical. Is this an attempt to recreate or remake yourself?» (Con la tua narrativa mescoli l’ovviamente autobiografico. È un tentativo di ricreare te stesso o di rifare te stesso?) Gordon Lish risponde così: «Everything I do is an effort to remake myself. I’m not interested in remaking anybody else and I’m not interested in recreating anything outside of myself. I’m interested in finding, in the page, a replacement for what I feel I’ve been deprived of in actuality. But I beg you to believe that when you say obvious autobiographical elements, I would refuse that observation and say apparent autobiographical elements.» (Tutto ciò che faccio è per rifare me stesso. Non mi interessa rifare o ricreare nessun altro al di fuori di me. Mi interessa trovare nella pagina un sostituto per ciò che sento di essere stato privato in realtà. Ma ti prego di credere che quando tu dici evidenti elementi autobiografici, io rifiuto quell’osservazione e direi apparenti elementi autobiografici.). Nella stessa intervista, poco sotto, Gordon Lish dice di essere una persona affidabile, ma non con le parole. Si descrive patologicamente inaffidabile con le parole.
In Italia, prima di questa selezione di racconti, operata da Racconti Edizioni nella traduzione di Roberto Ferrai, di Lish è stato tradotto soltanto un suo romanzo.
Il suo nome echeggia tra i corridoi delle scuole di scrittura o dei corsi di editoria, per la sua fama nel lavoro di editor – soprannominato Captain Fiction – di grandi nomi come Raimond Carver su tutti. Ma della sua scrittura, del suo essere scrittore di narrativa, poco sappiamo in traduzione italiana.
Sfogliando questa raccolta è chiaro ciò che per Lish significhi narrativa: ricerca stilistica. Addentrandosi nel suo universo immaginifico, pagina dopo pagina, Lish ci permette di assistere alla vivisezione del suo pensiero, del puro atto creativo. Egli entra ed esce dalla narrazione, pur continuando a narrare, ed è talmente abile nel farlo che anche il suo flusso di coscienza più remoto diventa racconto, e si affida alla storia.
Una potente voce narrante dall’immenso potere affabulatorio si mescola con l’abilità dell’insegnamento, a lui molto caro, di scrittura creativa: i suoi seminari sono ricordati come interminabili e coinvolgenti.
All’interno delle sue storie «apparentemente autobiografiche» Lish ci offre una panoramica dell’editoria, della vita lavorativa nel settore, della sua meticolosa passione per le parole. Un libro di narrativa, sì, ma anche un libro di memorie pressoché veritiere, sicuramente affascinanti.
Guardo sempre la forma che hanno le cose, prima di spegnere la luce in una stanza.
(da Come scrivere un romanzo, p. 104)
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Titolo: Come scrivere un racconto. Un libro di narrativa
Autore: Gordon Lish
Editore: Racconti
Pubblicazione: 7 ottobre 2022
Pagine: 320
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