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Mark Fisher - Desiderio postcapitalista. Le ultime lezioni
No More Miserable Monday Mornings
Il sogno “fisheriano” di una politica della gioia e del desiderio.
di Chiara Bianchi
Dopo l’improvvisa morte di Mark Fisher, nel 2017, l’assenza di uno dei pensatori più significativi di un’intera generazione (e forse più) si è trasformata subitaneamente in desiderio. Desiderio di mettere in circolazione il suo materiale ancora inedito e, soprattutto, desiderio di continuare a percorrere la strada da lui battuta: analizzare il senso di impotenza socioeconomica che dilagava nelle università, per affrontare la crisi di pensiero all’interno delle aule universitarie.
Le lezioni del suo ultimo ciclo si tenevano il lunedì mattina alle nove. Fisher fu presente alle prime cinque, poi scomparve. Ma i suoi studenti si presentarono lo stesso, quel lunedì, il sesto, e si moltiplicarono, si triplicarono. E iniziò una sessione di ascolto. Non si sentirono abbandonati, o forse sì, sicuramente si resero consapevoli di aver sviluppato uno sguardo nuovo su loro stessi e sul mondo.
In questa raccolta, edita da MinimumFax, sono raccolte le lezioni finali di Fisher, curate da Matt Colquhoun, uno dei suoi ex studenti, e tradotte da Vincenzo Perna.
Il corso al Goldsmiths College prevedeva diversi seminari a cui lui diede il titolo Postcapitalist Desire. Il libro è ricostruito dalle trascrizioni audio di quelle lezioni, di cui è percepibile la completa immersione, il senso di vitalità e di reciproco interesse – tra domande e risposte e barzellette – e soprattutto la dimensione affettiva che Fisher era in grado di creare, riempiendo l’aula di calore umano.
Le lezioni sono disseminate di riferimenti che vanno dalla cultura pop televisiva alla teoria lacaniana. Chi ha già letto Realismo capitalista (Nero 2018) o si è imbattuto nel suo blog k-punk, riconoscerà lo stile di Fisher nella capacità di annodare questioni teoriche, spesso dense e complesse, assieme a idee vicine alla vita contemporanea e quotidiana.
Ecco, qui tra queste pagine, si avverte proprio quel processo interno alla sua mente di connettere sinapsi e formulare un pensiero divulgativo.
Fisher torna e rivaluta temi e periodi storici – come gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso – analizzando e riflettendo sul pensiero e sulla coscienza della controcultura. Solleva domande intervenendo attraverso figure quali Ellen Willis. Oppure prende a esempio il lavoro di Nancy Hartsock, femminista, definendo il suo punto di vista come una posizione migliore per comprendere le dinamiche di genere e quelle razziali.
L’utilizzo del termine Postcapitalismo ha preso piede negli ultimi dieci anni. Fisher riflette su aspetti speculativi di un mondo liberato dal dominio del capitale quasi sempre in termini economici, ma il modo in cui il lavoro e le risorse saranno allocati è senza dubbio solo una parte del quadro. Acid Communism è il titolo assegnato al suo ultimo manoscritto su cui stava lavorando: segnale che per lui il comunismo è sinonimo della fase successiva al capitalismo.
All’interno di queste lezioni ci sono momenti di svolta vertiginosa: per esempio la rivalutazione delle idee di Herbert Marcuse, ora considerata una via per una liberazione post-lavoro e da Fisher definita accelerazionista. Sottolineando come alcuni valori di sinistra siano stati assorbiti e sfruttati dalla destra politica, secondo i suggerimenti di Fisher, l’intensificazione radicale dell’automazione può effettivamente condurci a un mondo senza la fatica del lavoro, fornendo una versione alternativa di futuro, in cui il progresso tecnologico crea spazio per la prosperità umana.
Raggiungere una politica della gioia, attraverso il desiderio, sembra essere impossibile partendo dai presupposti politici della sinistra attuale che tengono lontano il desiderio stesso. Questo pone il quesito: come può un’economia postcapitalista avere successo senza la comprensione dei motivi per i quali le persone vogliono, desiderano, qualcosa o qualcuno?
‘No More Miserable Monday Mornings’ è titolo di della playlist pubblicata sul suo blog, prima del silenzio, e contiene brani potenzialmente veicolanti un messaggio politico e di «gioiosa indignazione». La tracklist la trovate in appendice al volume di cui sopra.
Compra sul sito dell’editore
Titolo originale: Postcapitalist Desire: The Final Lectures
Traduzione: Vincenzo Perna
ISBN: 978-88- 3389- 369-3
Pagine: 278
Pubblicazione: giu 2022
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