In un unico libro Aveni raccoglie le storie sulla creazione provenienti dalle varie culture del mondo
di Chiara Bianchi+++++
Nella cultura occidentale europea e americana ci sono due parole collegate alla creazione di tutte le cose e queste sono genesi e Big Bang. Tra le due si apre una strada fatta di miti.
Aveni nel suo libro I racconti della creazione. I miti della genesi fra paesaggio naturale e immaginazione umana edito da Il Saggiatore, raccoglie le storie della creazione provenienti dalle varie culture che non sono quella occidentale. Il mito viene interpretato dall’autore in due accezioni: è storia, narrazione che l’uomo ha escogitato per spiegare il suo posto sulla Terra e narrazione di storie in attesa di essere sfatate dalla scienza.
La necessità di raccontare questi miti nasce principalmente dalle domande che l’uomo da sempre si pone: chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando, come sono nate le cose che ci circondano. Parlandoci di Natura il mito è mutevole nella narrazione e si adatta al luogo in cui viene raccontato.
Il paesaggio gioca il ruolo fondamentale in queste narrazioni che vedono protagonisti popoli antichi come gli egizi, i maya, i navajo e molti altri. La suddivisione dei capitoli in base agli elementi naturali del paesaggio ne sottolinea l’importanza. Avremo quindi storie di miti nati tra le montagne, in corsi d’acqua, in caverne, su isole e alle estremità del mondo.
Con la genesi tutte queste storie hanno in comune il caos primordiale e il cambio di condizione; come anche lo sguardo maschile nella narrazione. Rispetto al mito occidentale in cui l’inganno è considerato elemento discordante e negativo – il traditore per esempio – in questi racconti della creazione l’inganno è la chiave per costruire il cambiamento, diventa sinonimo di eroismo. Chi salva utilizza l’inganno. Interessante è anche notare il posizionamento dell’uomo e della sua nascita rispetto alla storia della creazione, a volte causa altre conseguenza di altri avvenimenti.
Nell’epilogo Aveni compara la storia narrata da Diogene, nata dallo studio dei suoi predecessori, fatta di osservazione del paesaggio circostante, alla nostra conoscenza scientifica attuale invitandoci a riflettere su quanto sia impossibile «comprendere veramente nessuna storia di creazione se non si sa nulla dell’esperienza e dell’ambiente del narratore, […] perché è il paesaggio che accende l’immaginazione del narratore.»
Una lettura interessante e necessaria per distogliere lo sguardo da quanto diamo per assodato e capire ancora qualcosa di questa umanità.
Titolo: I racconti della creazione. I miti della genesi fra paesaggio naturale e immaginazione umana
Autore: Anthony F. Aveni
Traduttore: Laura Majocchi
Casa editrice: Il Saggiatore
Pagine: 288
Uscita: 25 novembre 2021
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