Cinquantaquattro racconti semiseri per raccontare l'amore e centootto personaggi che ne cercano la definizione. Ivan Talarico ci racconta la vita di coppia, Antonio Pronostico ce la riassume in una lettera disegnata.
di Paolo Perlini
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Una porzione di un cimitero della mia città è riservato alle suore dell'ordine della Misericordia.
Hanno tutte dei nomi strani. Ho indagato: la novizia, al momento dei voti, quando deve scegliere il proprio nome lo fa prendendo la prima parte dei nomi del padre e della madre.
Ho pensato a questo leggendo le brevi storie di Ivan Talarico e i nomi dei personaggi che vi compaiono. Ne riporto alcuni: Gelmio e Veltà, Lilio e Giola, Mansuela e Telice. Chissà se si tratta di nomi veri o se Ivan ha fatto un salto al cimitero per prendere ispirazione.
Ad ogni modo, quelle che ci presenta in Dizionario degli amori impossibili sono brevi storie che si esauriscono in una pagina, arricchite dalle illustrazioni di Antonio Pronostico. Il libro ideale per chi predilige le letture casuali, saltellanti, al contrario; brevi divertimenti che si possono leggere uno ogni sera per addormentarsi sereni, uno ogni mattina per rialzarsi felici. Oppure, dato il numero dei racconti, uno a settimana, e ci si fa compagnia per un anno intero. Una raccolta per chi ha un rapporto difficile con la poesia ma ne apprezza la brevità, o al contrario, chi apprezza i racconti ma ne lamenta la lunghezza.
Eccone un paio di esempi, presi a caso.
Fondazione
Gionno e Blanda, per festeggiare il primo anno di fidanzamento, decidono di fondare una città.
Scelgono con cura il posto, posano le prime pietre, costruiscono le case, le strade, i sentieri, i viali, le mura di cinta, gli alberi, la quiete domestica, i lampioni, i negozi, alcune chiese e la desolazione culturale.
Dedicano tutta la vita a questo progetto.
Lui si occupa delle strutture, lei delle rifiniture.
Quando la città è pronta sono ormai vecchi e si accorgono con grande dispiacere che è disabitata, ma purtroppo non hanno più forze per popolarla.
Provano a morire ma non ci riescono, perché hanno dimenticato di costruire il cimitero.
Sono ancora in attesa che qualcuno vada a trovarli e li uccida, perché amore e morte sono ottimi presupposti per lo sviluppo di una civiltà. L'immortalità, invece, non ha mai portato a nulla.
Humor
"Mi amerai per tutta la vita?" chiede Ofia, speranzosa ed eterea.
"No, ma ti amerò per tutti i fianchi" risponde Ianni, ironico e carnale.
E lei sorride e s'accontenta, in fondo la vita e i fianchi sono così vicini.
Ma poi lui la lascia per altri fianchi e lei piange per tutta la vita.
Ogni racconto sembra assurdo, surreale, quasi un esercizio di stile. Invece, a una lettura più profonda è facile immedesimarsi, sorridere e riflettere, sentirsi a volte come Uresta e Gimone, Cilippo e Starda, Anice e Rotto, che vivono amori quotidiani e impossibili.
Come in fondo lo è il vero amore.
Leggeteli, in almeno uno ci siete anche voi.
Titolo: Dizionario degli amori impossibili
Autore: Ivan Talarico
Casa editrice: Neo Edizioni
Pubblicazione: settembre 2021
Pagine: 136
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