La mia storia suona il rock | Luca Pollini

La mia storia suona il rock | Luca Pollini

Luca Pollini - La mia storia suona il rock. Da Elvis ai dj set: suoni, musiche e canzoni tra mode e movimenti
Lo sguardo antropologico di un boomer tra musica e fenomeni sociali

di Chiara Bianchi

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Luca Pollini mette subito in chiaro l’intento del libro. Non è un manuale di critica musicale, né un compendio alla storia della musica, bensì una sorta di analisi sociologica dei trascorsi esperienziali in cui musica, società e movimenti si sono incontrati e scontrati. 

Il libro, edito da Tempesta editore, si apre con la prefazione scritta da Carlo Massarini, attento conoscitore musicale, mette in luce le caratteristiche del rock’n’roll, quale esempio di emancipazione giovanile nell’America degli anni Cinquanta, e quanto questo background sia stato terreno fertile per tutte le trasformazioni che questa corrente ha portato con sé nel tempo. 

Diviso in due macro-parti, la prima dalla nascita del rock’n’roll negli Stati Uniti d’America fino alle correnti a noi più vicine – interessante è la sezione relativa alla nascita della discomusic e del rave –  la seconda racconta i fatti susseguitisi in Italia dagli anni Sessanta in avanti, soffermandosi sull’influenza dei movimenti studenteschi e proletari nel circuito della popular music.  



Un libro per neofiti curiosi di informazioni antropologiche, più che musicali, dalle quali è facile intuire quanto decenni di storia culturale e musicale siano legati da un filo invisibile che passa dalle lotte degli afroamericani in USA a quelle dei movimenti studenteschi e proletari in Italia. Anni di Storia che hanno visto nascere, crescere, morire e, a volte, rifiorire, band e generi musicali macchiati di false speranze o pregni di impegno politico.
Perché si sa, la cultura della popular music è trasversale e Pollini cerca di compiere questa operazione: attraversare il tempo aprendo finestre su alcuni eventi, i quali hanno significativamente cambiato il corso della Storia. 
Ecco, forse il titolo inganna. Ci si aspetta un coinvolgimento personale dell’autore che non c’è. Dov’era Pollini negli anni Settanta? Come ha vissuto la Milano da bere? Pollini rimpiange il Parco Lambro. Ma lui ci è stato? Cosa ricorda? 
(Domande nate da una persona assetata di storie vere, di racconti). 
Nella conclusione, Pollini cade un po’ nella retorica, comune a molti boomers, definendo la musica di oggi “una merda” citando Michele Monina, conosciuto per le sue mirabolanti critiche musicali.
I Millenials, ai quali è dedicato il libro, sono gli stessi ai quali si recrimina di produrre musica pessima senza futuro. 
Ogni periodo storico ha i suoi pregi e i suoi difetti, come ben si evince dalle pagine di questo libro e, anche gli anni Venti di questo secolo regalano musica che conserveremo e altra che lasceremo vagare nell’etere. 
Gli strumenti che possediamo oggi, restano, condivisibili o meno, strumenti ed è riduttivo dire che chiunque possegga un pc possa fare musica. Bisognerebbe completare la frase asserendo che se è vero che tutti coloro in possesso di un pc potrebbero produrre musica – a fronte di uno studio approfondito di software musicali – non tutti ci riuscirebbero al meglio, come è sempre stato anche prima dell’avvento della tecnologia. 
Allo stesso modo potremmo aprire un lungo dibattito sulla profondità dei temi delle canzoni, le quali restano contenitori di pensieri leggeri o impegnati; oppure ancora discorrere sul predominio delle Major musicali e di tutta la galassia di piccole etichette indipendenti che lavorano per garantire un buon prodotto senza l’aiuto di uno Stato che snobba (dovrei dire ignora) la cultura.
E seppure si creda di vivere un tempo decadente – e il decadentismo fu generatore di grandi geni – è bene che non si veda solo il bianco o il nero.
Ci sono sfumature di mille colori a rappresentare il tempo in cui viviamo, che ci piaccia o no. 

Un appunto per l’autore: al Monterey Pop Festival, Janis Joplin indossava una casacca e un pantalone di maglina in tinta dorata :)

Da Elvis ai DJ Set: suoni, musiche e canzoni tra mode e movimenti
un saggio di Luca Pollini
Prefazione di Carlo Massarini
Pagine 340 - Euro 22,00
Dimensioni 15 × 21 cm
Copertina: Romeo Vernazza,
editing Chiara Fornelli

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