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Se scopriste improvvisamente l’esatta durata della vostra vita, non un giorno di più ne uno di meno, cosa fareste?
La scoperta casuale dell’esatta quantità di giorni che ancora gli restano da vivere porterà Spoon, il piccolo imenottero nichilista protagonista di “27 giorni da bombo” (Collana Wunderkammer), a un punto di rottura.
La fuga da quella che era la sua vita diventerà inevitabile.
La storia, costantemente scandita dal procedere inesorabile dei giorni, ha uno stile bohémien e decadente ed è ambientata all’inizio del ‘900.
Le descrizioni con continui riferimenti agli elementi strutturali del teatro, i personaggi bislacchi, “artisteggianti” e a tratti inquietanti, rendono tutto estremamente affascinante.
La realizzazione grafica è magistrale, le illustrazioni (a volte a colori, a volte in bianco e nero) conservano quell’aspetto weird e un po’ retrò identificativo del tratto di un magistrale Stefano Bessoni, che nonostante tutto riesce a preservare intatta la tenerezza della storia scritta da Varla Del Rio.
Un tocco di classe sono i riferimenti ai Freakshow, a Monet e Mèliés, relegati al ruolo di mera cornice al cospetto di qualcosa di così fantasmagorico da non poter reggere il confronto neppure con i dolcissimi fumi dell’assenzio: l’amore.
Un amore triste e un po’ malinconico sporco di polvere di stelle, un amore destinato a durare per sempre.
Titolo: Spoon 27 giorni da bombo
Autori: Varla Del Rio (testi); Stefano Bessoni (illustrazioni)
Editore: BAKEMONO LAB EDIZIONI
Anno di pubblicazione: Novembre 2018
Prezzo di copertina: 16,00 €
Pagine: 51
© Nadia Caruso