Potevo forse lasciarlo lì sul tavolo e andarmene? Non dopo aver visto quella copertina, dove un pinguino suona un pianoforte a coda.
È anche vero che c’erano altri volumi interessanti ma poi l’ho preso in mano, l’ho sfogliato rapidamente e quando mi sono fermato a pagina 172 ho capito che dovevo prenderlo per forza, altrimenti sarei stato assalito dai rimorsi e gli spiriti dei grandi musicisti sarebbero venuti tutte le notti a farmi il solletico ai piedi.
E quindi l’ho preso ed è un volume che fa parte del grande bottino di Più Libri Più Liberi 2016: "La Repubblica del Catch" di Nicolas de Crécy, famoso qui in Italia soprattutto per "Il Celestiale Bibendum", pubblicato sempre da Eris Edizioni.
Tra il 2014 e il 2015 è stato pubblicato a puntate sulla rivista giapponese UltraJump (Shueisha) e si potrebbe dire che questo matrimonio, tra manga e fumetto, s’aveva proprio da fare.
Del manga infatti, si può apprezzare la velocità e il dinamismo, la mitologia shintoista di mostri, spettri e divinità, e la cultura mafiosa della Yakuza. Del fumetto si apprezza la complessità, la pienezza della tavola, le sfumature.
Mentre "Il Celestiale Bibendum" era permeato di atmosfere grevi e svolgeva un'amara satira sociale, "La repubblica del Catch" è brillante, divertente, accompagna il lettore con estrose trovate che rullano sul suono di un pianoforte in corsa, suonato da un pinguino.
Ma chi è questo pinguino? È l’unico amico di Mario, il vero protagonista, un omino buffo che vive per il suo negozio di pianoforti a coda. È troppo piccolo, goffo e diverso dagli altri, troppo lontano dalla cultura che permea la società in cui vive. Non potrà mai diventare una stella del ring e tutto ciò che desidera è una donna da amare. Purtroppo, il suo ideale di donna è Berenice, una star del catch.
La famiglia di Mario invece, è un potente clan mafioso che controlla l’intera città e gli stessi lottatori di catch. Una famiglia che non esita a volersi sbarazzare di Mario e del suo negozio di pianoforti e lui è troppo insignificante per condurre questa battaglia. Grazie alla musica, al suo amico pinguino, scoprirà che in città può trovare molti alleati, personaggi strani e strampalati che corrono in suo aiuto.
La trama è semplice ma è infarcita di lotte, inseguimenti, azioni tipiche dei fumetti manga alle quali l’autore imprime il suo stile. Oltre agli essere sovrannaturali, agli atleti in costume, troviamo i palazzi, le industrie, e soprattutto un mondo poetico e visionario, quello che nel tempo è diventata la cifra stilistica di De Crécy.
Ma cosa c’era a pagina 172 di così interessante da farmi decidere per l’acquisto? Un testa con la sigaretta in bocca, la testa di Ettore Scandola, direttore d’orchestra decapitato in un incidente d’auto. Suonando Šostakovič con la lingua guida l’avanzata di un esercito di pianoforti.
Potevo forse lasciarlo lì?
La Repubblica del Catch
Collana Kina - Fumetto
224 pagine in bianco e nero
Brossurato
17x23 cm
17,00 €
© Paolo Perlini